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Fare l'orto si può, ma occhio ai controlli. Soprattutto a Calco... VIDEO

Il sindaco Motta ha messo i puntini sulle i all'interpretazione data dal prefetto.

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Fare l'orto è consentito anche in questa emergenza sanitaria ed è possibile anche spostarsi fuori dai confini del proprio paese di residenza per coltivarlo. Ma non è così semplice. Il sindaco di Calco Stefano Motta ha infatti voluto mettere i puntini sulle i all'interpretazione data dal prefetto nella mattinata di ieri, sabato 18 aprile 2020, annunciando controlli ferrei.

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Sì all'orto, ma occhio ai controlli

"Molti cittadini ci hanno chiesto in queste ore se è possibile muoversi per acquistare semi e piantine - ha spiegato Motta nel suo video di questa sera - La risposta è no. E' ammessa la vendita e consegna a domicilio, ma non ci si può spostare, tant'è vero che i negozi di piante e fiori sono chiusi e la vendita è consentita solo nei negozi della grande distribuzione. Ma allora come faccio a fare l'orto? si chiede giustamente qualcuno di voi. L'impressione è che il prefetto abbia voluto andare incontro alla popolazione soprattutto della Valsassina, perché lo stesso è accaduto in Valtellina, dove effettivamente la coltivazione dei poderi e degli orti ha un senso per l'autoconsumo. Qui da noi non esiste questa attività economica e questa concessione sugli orti non ha molto senso, perché per chi vive nel nostro territorio è più uno svago che  una necessità. Come Comune di Calco quindi vigileremo sulle tre condizioni che ha elencato anche il prefetto".

Le tre condizioni fondamentali

Queste le tre condizioni imposte dal prefetto:

  1. che in quel terreno si rechi una persona per volta e per non più di una volta al giorno
  2. gli interventi devono consistere nelle “indispensabili operazioni colturali o di cura che la stagione impone” (vale anche per la cura degli animali)
  3. è necessario compilare un’autodichiarazione che attesti il possesso della superficie agricola produttiva effettivamente adibita a quella finalità
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