Lecco

Coronavirus: un positivo agli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi di Lecco. Misure di massimo rigore

"Per venire incontro alle esigenze di non interrompere la relazione fra familiari e ospiti, il nostro personale ha avuto a disposizione nei padiglioni degli smartphone attraverso i quali i nostri ospiti e i loro cari possono comunicare mediante chiamate e videochiamate"

Coronavirus: un positivo agli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi di Lecco. Misure di massimo rigore
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Coronavirus: un positivo agli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi di Lecco. Misure di massimo rigore nella casa di riposo di Germanedo. Ad illustrare la situazione è la direzione sanitaria della Rsa.

Coronavirus: un positivo agli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi di Lecco. Misure di massimo rigore

Nella giornata del 23 febbraio scorso, in concomitanza con le prime indicazioni della Regione Lombardia per il contrasto della diffusione dell’epidemia da Covid-19, gli istituti Riuniti Airoldi e Muzzi Onlus hanno da subito adottato tutte le disposizioni suggerite dalle Autorità Sanitarie competenti in merito alla limitazione degli accessi, al monitoraggio degli ospiti e alla tutela degli operatori.  Lo stato di salute dei nostri ospiti - spesso caratterizzato da una serie di patologie pre-esistenti - e la loro età avanzata ci hanno portato ad affrontare con il massimo rigore la situazione. In un contesto di diffusione sempre più significativo, non solo sono state messe in atto scrupolosamente tutte le prescrizioni dettate dai vari Decreti, ma gli Istituti hanno attuato anche una serie di ulteriori attenzioni in considerazione dell’elevato livello d’allerta, con l’obiettivo di contenere situazioni di rischio e di accesso di infezione da  COVID-19 all’interno della struttura, seguendo costantemente l’evoluzione dell’emergenza, impegnandosi a gestire questa situazione straordinaria con tutti i mezzi a disposizione.

Familiari vicini ai degenti anche a distanza: ecco come

Anche ora continuano ad essere in atto tutte le misure necessarie a proteggere gli operatori e a limitare – per quanto possibile – l’eventuale diffusione del contagio all’interno degli Istituti, ottemperando alle indicazioni dell’Autorità Sanitaria, adeguando e aggiornando tutte le procedure aziendali di prevenzione e gestione del rischio .Purtroppo trattandosi di una comunità i cui membri vivono necessariamente a stretto contatto, ciò risulta essere ancora più difficile che all’esterno. Fino ad oggi le misure, sempre più restrittive, hanno permesso che all’interno degli Istituti non fossero presenti situazioni di particolare criticità. Per venire incontro alle esigenze di non interrompere la relazione fra familiari e ospiti, il nostro personale ha avuto a disposizione nei padiglioni degli smartphone attraverso i quali i nostri ospiti e i loro cari possono comunicare mediante chiamate e videochiamate. È stata inoltre attivata la casella mail familiari@airoldiemuzzi.it, attraverso la quale i parenti possono inviare messaggi, disegni e foto ai nostri ospiti, che vengono stampati e consegnati loro.

A oggi si segnala solo il caso di un nostro ospite che, nel pomeriggio di venerdì 13 marzo, in Ospedale per un trattamento sanitario routinario, veniva trattenuto per accertamenti in seguito ad un rialzo febbrile. Nel pomeriggio di domenica 15 marzo  l’Ospedale di Lecco comunicava che il paziente risultava debolmente positivo al tampone per Coronavirus, decidendo di trattenerlo in osservazione presso l’Ospedale stesso. Nella giornata di ieri, martedì 17 marzo, il test è stato ripetuto ed è stata accertata la sua reale positività.

I provvedimenti

Già nella serata di domenica 15, comunque, la Direzione Sanitaria degli Istituti ha provveduto in via precauzionale a:

  • isolare il nucleo interessato al fine di limitare la possibile diffusione;

  • elevare i livelli di protezione degli ospiti mediante monitoraggio della temperatura di tutti gli ospiti del nucleo anche se in apparente buona salute; 

  • lasciare nelle proprie stanze gli ospiti che presentino febbre e/o sintomi respiratori, cercando di limitare i contatti tra gli ospiti;

  • vietare a tutti gli ospiti del piano isolato di uscire dal reparto, invitando il personale a spiegare agli ospiti i motivi di tale restrizione;

  • avvisare immediatamente tutti i familiari del nucleo interessato dall’isolamento;

  • elevare ulteriormente la protezione in essere per gli operatori con obbligo di seguire le regole contenute nella procedura “Prevenzione e gestione infezioni Covid -19”, già condivisa con il medico competente, diffusa nei reparti e nei punti di vestizione con dispositivi di protezione (DPI);

  • far accedere al reparto gli operatori solo previa vestizione con DPI, cercando di limitare il numero degli accessi agli operatori che devono garantire le operazioni assistenziali e sanitarie.

Condizioni stabili

Nel corso della giornata di lunedì 16 si è provveduto a condividere l’informazione con i familiari di tutti gli ospiti degli Istituti, anche se non coinvolti direttamente nel provvedimento di isolamento.  Ad oggi peraltro le situazioni cliniche degli ospiti, compresa la persona ricoverata in ospedale, appaiono stabili. La Direzione Sanitaria è in costante contatto con l’ATS Brianza per la gestione della situazione di criticità e per mettere in atto gli eventuali ulteriori provvedimenti necessari. Tutto il personale, al quale va il pieno ringraziamento degli Istituti, sta dimostrando il massimo dell’impegno per mantenere i livelli essenziali di cura e di accudimento verso gli ospiti in questo momento così difficile.

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