Intervista

Coronavirus, parla il papà del ragazzo di Cassago

E' ricoverato a Lecco, ma le sue condizioni sono buone.

Coronavirus, parla il papà del ragazzo di Cassago
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"Mio figlio positivo al Coronavirus è ricoverato, ma le sue condizioni sono buone". A raccontarlo è il papà del 30enne residente a Cassago Brianza che si trova ricoverato all'ospedale Manzoni di Lecco.

Positivo al Coronavirus, parla il papà

Il 30enne di Cassago, sottoposto al tampone che ha dato esisto positivo, lavora per una società con sede nel Milanese. Nei giorni scorsi è entrato in contatto con alcuni colleghi che risiedono nei comuni della provincia di Lodi che rientrano nell’elenco della cosiddetta zona rossa (Codogno, Castiglione d’Adda, Casale, San Fiorano, Bertonico, Fombio, Terranova dei Passerini, Somaglia, Maleo e Castelgerundo). "Mio figlio è andato a lavorare in sede due venerdì fa e non ha idea di quando e come possa aver contratto il virus - ha raccontato il papà, che insieme alla moglie si trova in quarantena in via precauzionale nella sua abitazione di Cassago - Ha iniziato ad avere febbre lo scorso fine settimana: sia domenica che lunedì ha chiamato il 112, gli è stato detto di rimanere a casa che si sarebbe fatto vivo qualcuno. Visto che passavano le ore e la febbre non diminuiva, si è recato in Pronto soccorso".

Positivo, ma in buone condizioni

Recarsi al Pronto soccorso, è ormai cosa nota, è una pratica fortemente sconsigliata dalle autorità sanitarie, che invitano a contattare il numero verde regionale 800.89.45.45 in caso di sintomi che possano far pensare al Coronavirus. "Ora mio figlio è ricoverato in ospedale a Lecco, è positivo, sì, ma non ha febbre alta e dice di stare bene, tutto sommato. Io e mia moglie siamo invece obbligati a rimanere a casa. Siamo in costante contatto con il sindaco, aspettiamo l'evolversi degli eventi".

 

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