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Coronavirus, Fontana: "Non dobbiamo mollare la presa" VIDEO

"Dobbiamo dare una motivazione in più ai cittadini di rimanere in casa"

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Nel consueto aggiornamento il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana ha parlato di un rallentamento nella crescita dei numeri: “Siamo in linea coi giorni precedenti, la sensazione di rallentamento nella crescita forse la si può definire costante. Non possiamo però mollare la presa, dobbiamo dare una motivazione in più ai cittadini di rimanere in casa perché con queste misure dei risultati si ottengono. Se dovessimo alzare il piede, sarebbe un disastro perché si ricomincerebbe a crescere di più”, ha spiegato.

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Coronavirus, Fontana: "Non dobbiamo mollare la presa"

“Alle 19 arrivano un gruppo di medici e operatori sanitari dalla Russia, arriveranno a Bergamo. Sono 150 persone tra medici, infermieri, persone destinate alla sanificazione e lavoreranno nell’ospedale degli Alpini. Sono tutti specialisti e persone qualificate che potranno sgravare il lavoro dei nostri medici”, ha continuato.

Sull’ordinanza di Regione Lombardia e il Decreto legge del Governo: “Non abbiamo ancora ricevuto il Decreto Legge, inutile fare valutizioni su delle bozze. L’unica cosa certa che mi pare risulti da tutte le bozze è che i provvedimenti già in essere alla data di entrata in essere del Decreto medesimo, rimangono in vigore per 10 giorni. Quindi oridnanza emessa della Regione è in vigore per 10 giorni, salvo venga confermata o revocata dal presidente del Consiglio. Tutti i divieti aggiuntivi rispetto al Dpcm Governo (chiusura hotel, uffici pubblici e privati salvo per lavoro non rinviabili), restano in vigore per 10 giorni a partire da domenica. Prima del decimo giorno ci dirà Conte se intende confermare o revocare. I cittadini si devono attenere alle più restrittive chiusure poste dalla Regione”.

Sulle tempistiche dell’ospedale in Fiera: “Dateci il tempo, vediamo. I lavori stanno andando avanti con la massima determinazione, anche senza Bertolaso. Ieri l’ho sentito, aveva febbre e i soliti disturbi di questa malattia, la voce mi sembrava tranquilla e squillante. Come sta adesso non lo so. Il resto dello staff? Non lo sa”.

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