Nei boschi

Cagnolina azzannata da un molosso: "Non abbaia più"

I proprietari hanno sporto denuncia perché i padroni del molosso non si sono più fatti vedere

Cagnolina azzannata da un molosso: "Non abbaia più"
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Doveva essere una semplice passeggiata domenicale in compagnia del proprio amico a quattro zampe, invece si è trasformata in un vero e proprio incubo. Ha dell’incredibile quanto accaduto in paese durante la giornata di domenica 29 ottobre, ai danni di una cagnolina che, insieme ai suoi padroni, passeggiava tranquillamente per la zona boschiva di via Rivalotto.
Lola, questo il nome della cagnolina, una meticcia di piccola taglia, è infatti stata aggredita da un molosso color nero che, vedendola, le si è gettato al collo, procurandole delle brutte ferite.

Cagnolina azzannata da un molosso nel bosco

«Mentre passeggiavamo nel bosco, io e mia moglie abbiamo notato la presenza di un’altra famigliola con un cane piuttosto grosso, un amstaff, senza guinzaglio. Premetto che anche la mia cagnolina era senza guinzaglio, ma lei pesa solo 10 kg – ha raccontato Stefano Martini, il padrone di Lola – nel giro di qualche secondo, comunque, Lola si è allontanata da me e l’altro cane le si è fiondato addosso, afferrandole il collo e spingendola a terra».
Momenti di puro terrore, che hanno fatto subito presagire il peggio. Grazie, però, alla lucidità di Stefano, Lola è ancora con noi.

La cagnolina Lola

I proprietari del molosso non si sono più fatti sentire

«Appena ho capito quanto stava succedendo – ha proseguito l’uomo, residente a Terno d’Isola – sono corso verso i cani, e ho cercato in ogni modo di liberare Lola. Quando ho capito che il molosso non mollava, ho cercato di tenergli la bocca aperta così da permettere a Lola di respirare». Insieme all’Amstaff, erano presenti due donne sui 35/40 anni, un uomo sui 65 anni ed un bambino di circa 10 anni. «Avevamo immaginato ci fossero altre persone, siccome c’era una macchina parcheggiata lì vicino – ha spiegato l’uomo – ma mai avremmo pensato a qualcosa del genere».
Enorme lo spavento, altrettanta la rabbia, non solo per l’aggressione, ma anche per il comportamento dei padroni del molosso, che dopo l’accaduto non hanno preso contatto con Stefano e la sua famiglia.
«Dopo aver liberato Lola, l’unica cosa che avevo in mente era portarla dal veterinario, temevo che l’altro cane le avesse lesionato la carotide – racconta il ternese – così, preso dal momento, ho lasciato il mio numero ai padroni del molosso, così come loro mi avevano chiesto. Sembravano sinceramente preoccupati, e mi avevano detto che avrebbero chiamato per sapere come stava la cagnolina, quindi mi sono fidato. Eppure, ad oggi non ho ricevuto alcuna chiamata, né alcun tentativo di mettersi in contatto con noi».

Le ferite riportate da Lola

La cagnolina non abbaia più

E’ proprio questo il motivo per cui l’uomo ha deciso di sporgere denuncia contro ignoti per quanto accaduto.
«Già a partire da mercoledì mi sono rivolto ai carabinieri, per capire se fosse possibile visionare le telecamere della zona e risalire così a queste persone. Se mi avessero chiamato come promesso, sarebbe finita lì, ma questo comportamento lo trovo scorretto. Spero che si vergognino».
Da qui, l’appello di Stefano, pubblicato anche sui social, volto a ricercare testimoni del fatto, o comunque persone che fossero presenti nella zona nella giornata di domenica 29 ottobre. Nel frattempo, Lola si sta piano piano riprendendo: a causa del morso ha subito un distacco della pelle dai muscoli, e sta quindi prendendo antibiotici, antinfiammatori e antidolorifici sperando che non si formino infezioni, ma non ha subito nessuna lesione alla carotide.
«Da domenica non abbaia più – ha proseguito Stefano – forse per il dolore, forse perché ancora spaventata. Comunque ci riteniamo fortunati, perché sono riuscito ad intervenire in tempo. Ora speriamo solo che si rimetta il prima possibile».

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