L'intervento del presidente della Provincia

25 Aprile: "Un nuova occasione di rinascita"

Usuelli: "Oggi purtroppo stiamo vivendo un’altra guerra, contro un nemico invisibile che ha lasciato sul campo molte vittime, che ci ha costretto a cambiare radicalmente le nostre abitudini e a limitare al minimo indispensabile i contatti sociali".

25 Aprile: "Un nuova occasione di rinascita"
Pubblicato:
Aggiornato:

"Mai avremmo immaginato di celebrare il 75° anniversario della liberazione in una maniera così insolita. Quest’anno l’anniversario del 25 aprile cade infatti nel pieno della grave situazione di emergenza creatasi a causa del Coronavirus.

Perciò, adeguandoci alle disposizioni in vigore per il contenimento del contagio, evitando ogni forma di assembramento, la tradizionale cerimonia istituzionale è stata organizzata in forma ridotta, con un programma religioso e civile molto essenziale, avvalendosi anche delle tecnologie per raggiungere il più possibile la popolazione e gli amministratori di tutti i Comuni.

Il 25 aprile 1945 ha rappresentato per il nostro Paese la fine della tragica esperienza della Seconda Guerra mondiale, che ha comportato per gli italiani anni di tragedie e sofferenze.

Le conquiste civili e politiche, lo sviluppo economico e sociale negli anni del Dopoguerra discendono direttamente da quella liberazione, ottenuta grazie al decisivo apporto delle formazioni partigiane, dei soldati e dei militari, della popolazione civile, che ha permesso la riconquista dell’indipendenza, della libertà e della dignità: una preziosa eredità da difendere e tutelare a ogni costo.

L’Italia è risorta grazie al sacrificio di quanti hanno combattuto; da quel sacrifico è nata una nuova democrazia fondata sulla partecipazione dei cittadini, sul lavoro, sulla giustizia sociale, sul rispetto della persona umana e dei suoi diritti, sull’uguaglianza nei diritti e nei doveri.

A tutti coloro che il 25 aprile 1945 ci hanno restituito un Paese libero e democratico va dunque la nostra profonda riconoscenza, insieme alla solenne promessa che non dimenticheremo mai il loro nobile sacrificio.

Oggi purtroppo stiamo vivendo un’altra guerra, contro un nemico invisibile che ha lasciato sul campo molte vittime, che ci ha costretto a cambiare radicalmente le nostre abitudini e a limitare al minimo indispensabile i contatti sociali.

Siamo di fronte a una vera e propria emergenza sanitaria, sociale ed economica, che lascerà un segno indelebile nella nostra quotidianità.

Dobbiamo innanzitutto rivolgere un pensiero particolare alle vittime di questa nuova guerra e ai loro familiari, addirittura privati della possibilità di salutare i loro cari e di dare loro degna sepoltura.

Poi dobbiamo esprimere alcuni doverosi ringraziamenti:

ai soccorritori, al personale medico, infermieristico e sanitario, da subito in prima linea per affrontare questa situazione di emergenza senza precedenti, sacrificando tempo, salute e affetti
ai Sindaci e gli amministratori del territorio, i generali che sono sempre sulla prima linea del fronte e che stanno svolgendo un enorme lavoro nei loro Comuni, dando prova di grande disponibilità e spirito di servizio
al sistema di Protezione civile e a tutti i volontari che quotidianamente si mettono a disposizione dei loro Sindaci e sono impegnati in diversi servizi a favore della collettività
a tutti i cittadini, che con grande senso di responsabilità si sono attenuti alle varie disposizioni governative e regionali, affrontando grandi sacrifici

Il 25 aprile è una storica giornata di riscatto nazionale, è la festa di tutti gli italiani, militari e civili, laici e religiosi, che amano un’Italia libera, democratica e solidale; valori profondi che hanno caratterizzato la nascita della nostra democrazia e ci hanno permesso di assicurare a tutti libertà, uguaglianza e solidarietà.

In un periodo di difficoltà, di incertezza e di crisi come quello che stiamo vivendo questa ricorrenza può rappresentare il primo passo verso una nuova rinascita.

Come amministratori pubblici abbiamo il dovere di essere protagonisti di questo nuovo inizio e di essere un punto di riferimento per tutti i nostri cittadini; solo così potremo onorare la memoria di chi in passato ha combattuto e ha sacrificato la vita per darci la libertà".

Claudio Usuelli

Presidente della Provincia di Lecco

Seguici sui nostri canali