imprese e capitale umano

Università e ricerca, da qui arrivano i lavoratori del futuro

E' iniziato lunedì 5 febbraio il ciclo di incontri "Imprese e Capitale Umano" dedicato alle nuove sfide del mondo del lavoro, il primo ospite è stato l'assessore regionale Alessandro Fermi

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"Università, ricerca e innovazione: fattori indispensabili per risorse umane eccellenti" è stato questo il titolo dell'incontro che lunedì 5 febbraio ha aperto il ciclo "Imprese e Capitale Umano: il lavoro del domani", dedicato al futuro del mondo del lavoro e alle prospettive in ottica occupazionale. Ospite dell'evento è stato l'assessore regionale all'Università ricerca e innovazione Alessandro Fermi, che si è confrontato con imprenditori e stakeholder del territorio sui temi della ricerca di personale formato, dell'attrattività delle imprese per i giovani e delle nuove possibilità derivanti dall'intelligenza artificiale.

Il video racconto dell'evento con l'assessore Fermi

La prima tappa del ciclo Imprese e Capitale Umano

Quello del 5 febbraio è stato il primo appuntamento di una serie, organizzata dal gruppo editoriale Netweek con il contributo di Allianz, Opiquad e ConfApi Lecco Sondrio, che avrà l'obiettivo di analizzare alcuni dei temi più importanti per le imprese e il loro futuro.

"Momenti come questo sono per noi l'occasione di raccogliere stimoli e spunti diretti da chi fa impresa ogni giorno e portarci "dei compiti a casa" per capire come possiamo agire per migliorare il dialogo e la collaborazione tra mondo del lavoro e mondo delle università" ha affermato Fermi all'inizio dell'incontro

Le sollecitazioni non si sono fatte attendere, dalla fatica nel trovare risorse non solo già formate, ma anche "da formare", passando per le difficoltà che derivano dalla burocrazia, fino ad arrivare al tema dell'Intelligenza Artificiale e dai cambiamenti che potrebbe portare sia in positivo che in negativo. A rompere il ghiaccio è stato Enrico Vavassori, Presidente di Confapi Lecco e Sondrio, che ha parlato del rinnovato ruolo che stanno assumendo le associazioni di categoria

"Il mondo dell'impresa sta vivendo e si troverà a vivere sempre di più momenti complicati. in quest'ottica l'associazionismo sta ritornando ad essere una risorsa, perché permette agli imprenditori di confrontarsi e trovare aiuto e sostegno a vicenda. E' importante quindi per noi che le Istituzioni siano aperte al dialogo con le associazioni di categoria, per riuscire ad agire insieme"

La sfida: avvicinare università e imprese

Il tema sicuramente più importante però è quello di rendere il lavoro in azienda e all'interno della piccola o media impresa più "attrattivo" per i giovani.

"Oggi dobbiamo cambiare il paradigma. Per anni abbiamo esaltato la formazione umanistica a discapito della formazione tecnica, quando invece adesso ci troviamo a vivere un momento storico in cui abbiamo estremo bisogno di tecnici, e sono quelle le professioni che oggi offrono la qualità di vita e le prospettive di carriera più stimolanti" ha affermato Fermi

In questo senso è andato anche l'intervento di Marco Ghezzi, di Allianz Merate, che ha sottolineato come non solo il mondo dell'impresa abbia difficoltà a trovare personale, ma anche quello dei servizi.

Due sono le strade in cui la Regione intende investire sul lungo termine, per invertire il trend e rendere più attrattivo il mondo dell'impresa in Lombardia. Da un lato quello di investire più fondi nella ricerca e dell'innovazione, soprattutto stimolando la nascita di start-up, anche all'interno delle aziende.

"Vogliamo rendere più facile alle imprese che lo desiderano "adottare" una start-up, creando un sistema virtuoso in cui ciascuna attinge e si alimenta grazie all'altra" ha spiegato Fermi

Mentre il secondo grande tema è quello delle Academy e degli ITS, corsi di formazione post diploma che per le imprese lombarde stanno diventando bacini a cui attingere per trovare il personale necessario.

"Il nostro obiettivo è quello di creare dei veri e propri Campus ITS dedicati alla formazione tecnica specializzata, speculari a quello che sono i Campus Universitari per la formazione accademica. Crediamo che questo tipo di istituti possano essere il futuro, e vogliamo renderli sempre più attrattivi non solo per le famiglie lombarde, ma anche per i ragazzi che vengono da fuori, come già accade per il nostro eccellente sistema universitario" ha concluso l'assessore.

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