Una canzone per... Gigi Casiraghi: il bomber ispira un brano punk

Una canzone per... Gigi Casiraghi: il bomber ispira un singolo post-punk. Il singolo d’esordio del duo post-punk bolognese Di Notte si intitola «Casiraghi» ed è dedicato proprio a Pierluigi Casiraghi, il bomber nato e cresciuto a Missaglia.

Una canzone per... Gigi Casiraghi: il bomber ispira un singolo post-punk

Ai cori dei tifosi si è abituato per anni, dopo gol e successi raccolti a piene mani in una carriera brillante, tra Monza, Lazio, Juventus, Chelsea e Nazionale. Ma di ritrovarsi, a 54 anni, protagonista di una canzone post-punk, probabilmente non se l’aspettava proprio. Il singolo d’esordio del duo post-punk bolognese Di Notte si intitola «Casiraghi» ed è dedicato proprio a Pierluigi Casiraghi, il bomber nato e cresciuto a Missaglia che incarna un po’ quella nostalgia per un calcio che manca un po’ a tutti, quando erano gli italiani a esportare il talento in Inghilterra perché il campionato più bello - e più ricco - del mondo ce l’avevamo noi.

Ma perché nel 2023 una canzone dedicata al mitico Gigi? «Devo essere sincero? L’idea ci è venuta... da ubriachi - racconta Domenico Aloi, che insieme a Luca Malatesta compone i Di Notte - Eravamo al Covo (noto locale di Bologna, ndr) e canticchiando il ritornello di Brimful of Asha dei Cornershop lo abbiamo storpiato al punto da arrivare alla parola... Casiraghi. E per scherzo, alla fine siamo arrivati in sala di registrazione».

E proprio quel cognome che a Missaglia portano in tanti, mica solo l’ex attaccante della Nazionale, è diventato il titolo di una canzone diventata rapidamente un piccolo fenomeno musicale. «I siti e i giornali sportivi ci hanno notati perché, a differenza di altri campioni del calcio, Casiraghi una canzone a lui dedicata non ce l’aveva ancora. Tra l’altro quando abbiamo pubblicato il video della canzone sulla nostra pagina Instagram proprio lui ci ha scritto i complimenti... è stato un vero onore. Siamo felici gli sia piaciuta la canzone, ora ovviamente ci piacerebbe venire in Brianza e suonargliela di persona, stringergli la mano, passare un po’ di tempo con lui. Se non disturbiamo, ovviamente» continua Aloi.

Chitarra abrasiva, suoni elettronici, ritornello con pochi versi in inglese che restano in testa. Un singolo che funziona. «E’ un po’ un inno al calcio che ci piaceva da bambini - conferma Aloi - Quando la mia Reggina, che tifo da sempre essendo io calabrese di origini, raggiungeva salvezze miracolose in Serie A, mentre oggi salvezze e retrocessioni spesso le decidono i tribunali. E calciatori come Casiraghi ci mancano tanto...».

Matteo Scerri