L'intervento

Spazio Anziani: la minoranza interroga nuovamente il sindaco Mattia Salvioni

Riceviamo e pubblichiamo l'interrogazione del gruppo Noi Merate rivolta al sindaco Mattia Salvioni e protocollata in Comune nella mattinata di oggi, sul tema del Centro Sociale per Anziani "Regina Teodolinda" di Merate.

Spazio Anziani: la minoranza interroga nuovamente il sindaco Mattia Salvioni
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Spazio Anziani: la minoranza interroga nuovamente il sindaco Mattia Salvioni. Riceviamo e pubblichiamo l'interrogazione del gruppo Noi Merate rivolta al sindaco Mattia Salvioni e protocollata in Comune nella mattinata di oggi, sul tema del Centro Sociale per Anziani "Regina Teodolinda" di Merate.

Spazio Anziani: la minoranza interroga nuovamente il sindaco Mattia Salvioni

Di seguito il testo completo dell'interrogazione:

"Premesso che:

  • Con determinazione del Responsabile dei Servizi alla persona n. 10 – reg. generale n. 74 del 06.02.2025 - richiamati gli indirizzi forniti dall’Amministrazione comunale, si è determinato di concedere in comodato d’uso gratuito alcuni locali disponibili presso il CSA “Regina Teodolinda” mediante selezione pubblica tra gli enti del terzo settore;
  • Successivamente veniva pubblicato l’avviso di procedura pubblica, con scadenza per la presentazione delle candidature fissata per il 21.02.2025;
  • Nel predetto avviso pubblico si precisava la finalità della concessione (ovvero la creazione di uno spazio educativo per lo svolgimento di progettualità dedicate a bambini diversamente abili di età compresa tra 2 e 10 anni, in particolare afferenti all’area dell’autismo), la durata della concessione (7 mesi con facoltà di proroga per un ugual periodo alle medesime condizioni), gli oneri a carico del comodatario (apertura/chiusura porte d’accesso, utenze telefoniche e connessione dati, responsabilità civile ecc.) e gli oneri a carico del Comune di Merate (consumi delle utenze acqua, energia elettrica, gas e gestione del calore oltre ai lavori di manutenzione straordinaria);
  • Al punto 2 si chiariva che la procedura era rivolta alle associazioni o enti del terzo settore di cui al D.Lgs 117/2017 che “svolgono attività di interesse generale, elencate nell’art. 5, per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche e di utilità sociali, in possesso dei requisiti riportati”;
  • Venivano quindi elencati i requisiti di partecipazione: iscrizione da almeno 6 mesi nel RUNTS, esperienza professionale maturata in iniziative rivolte alla disabilità da almeno 3 anni, non avere contenziosi con il Comune di Merate ecc. Comune di Merate Prot.0007470 / 28-02-2025 -arrivo- Cat. 2 Cl. 3 Fasc. c_f133
  • Infine, venivano indicati i criteri di valutazione e i punteggi assegnati per predisporre l’eventuale graduatoria;

Rilevato che:

  • Tra i requisiti di partecipazione alla procedura pubblica non è richiesto che l’associazione o ente del terzo settore siano iscritti nel registro delle associazioni socio-assistenziali del Comune o che almeno abbiano sede nel Comune di Merate, né è precisato, nell’Avviso, che la creazione dello spazio educativo per svolgere progettualità dedicate a bambine e bambini diversamente abili sia da intendersi come sperimentale o meno e neppure se la proposta educativa sia rivolta ai soli bambini e bambine residenti a Merate. Inoltre non è dato capire se tali attività educative saranno gratuite almeno per i residenti o quanto meno se saranno adottate tariffe agevolate per i residenti;
  • Pur apprezzando e concordando con la volontà di creare a Merate uno spazio educativo per svolgere progettualità dedicate a bambine e bambini disabili, con possibilità di concedere anche in uso gratuito – purchè per un periodo limitato ed in via sperimentale – uno spazio di proprietà del Comune, si evidenzia che è lo stesso Codice civile a prevedere che il “comodatario non possa chiedere il rimborso delle spese sostenute per servirsi della cosa” e che pertanto le spese di consumo di luce, riscaldamento, acqua e anche la Tari siano a carico del Comodatario – circostanza quest’ultima della Tari precisata unicamente nella bozza di contratto di comodato - a maggior ragione nel caso in cui si tratti di utenze pagate con denaro pubblico;
  • Si evidenzia che un’altra associazione iscritta nel registro comunale occupa, in forza di regolare contratto di locazione, una parte del medesimo immobile di dimensioni apparentemente più piccole, provvedendo alla corresponsione - all’amministrazione comunale – di un canone di locazione;

L’interrogante pertanto chiede:

  • Se l’amministrazione ha condotto un’analisi dei bisogni e se è emersa la necessità di creare uno spazio educativo per bambine e bambini disabili e per quanti utenti;
  • Di conoscere le motivazioni per le quali, nell’avviso pubblico le utenze, ovvero le spese sostenute per il godimento dell’immobile tra le quali il consumo di acqua, energia elettrica, gas, gestione del calore e Tari, non siano addebitate al comodatario come avviene di norma; ciò anche in considerazione del fatto che il contratto potrebbe essere prorogato più volte e dunque avere una durata non breve;
  • Se le attività realizzate, considerato che è necessaria la presenza di educatori professionisti ed altre figure altamente qualificate anche in considerazione della giovane età dei bimbi e delle bimbe, saranno a pagamento o gratuite per le famiglie oppure se saranno previste tariffe agevolate per i residenti nel comune di Merate;
  • Se questa amministrazione ritiene di concedere, alla scadenza dei vari contratti di locazione in essere con le associazioni iscritte nel registro comunale (es. AVIS AIDO, LILT Merate e Volontariamente), gli spazi comunali in modo gratuito a tutte le associazioni, assumendosi altresì l’onere di pagare le relative utenze;
  • Per quale motivo questa amministrazione ha ritenuto di introdurre una simile differenziazione tra associazioni, allargando la platea anche ad associazioni che non hanno sede a Merate".
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