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Sicurezza pubblica, al setaccio l’ecomostro

Dal suo esito dipenderanno i prossimi passi dell’Amministrazione nei confronti delle proprietà

Sicurezza pubblica, al setaccio l’ecomostro
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Sicurezza pubblica, affidato uno studio che passa al setaccio l’ecomostro del centro.
Una perizia meticolosa sugli ecomostri del centro per verificarne lo stato di degrado. E nel caso dovessero effettivamente presentare criticità che mettano a rischio l’incolumità pubblica, valutare un’ordinanza di abbattimento, ipotesi che fino a oggi l’Amministrazione Galbiati non ha mai voluto prendere in considerazione.

Sicurezza pubblica, inventario strutturale delle singole unità

Nei giorni scorsi la responsabile dell’ufficio urbanistica Silvia Polti ha affidato alla società Scola Ingegneria di Civate l’incarico di redigere un inventario strutturale preliminare di tutte le singole unità immobiliari che fanno parte del compendio ex Vismara e Vister, dando seguito di fatto alla mozione presentata in Consiglio comunale a fine luglio dal pentastellato Christian Perego e approvata all’unanimità anche dai membri della maggioranza (un fatto inedito, viste le scintille tra le parti proprio su questa vicenda).

Nella determina, con la quale vengono destinati circa 11.500 euro per lo studio, la responsabile del servizio fa riferimento a ben quattro ordinanze emesse dal sindaco Filippo Galbiati nel corso del 2022, «con le quali, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli per l’incolumità pubblica, veniva imposta alle proprietà la messa in sicurezza degli edifici e il controllo dei relativi accessi».

Ordinanze che Ferrarini-Vismara e Immobiliare Casatenovo non avrebbero rispettato fino in fondo. «Nonostante i provvedimenti finora presi e gli interventi messi in atto dalle proprietà, stante anche il mancato completo ottemperamento alle ordinanze sindacali - si legge nella determina firmata da Silvia Polti - la grave situazione in cui versa l’area dell’ex stabilimento Vismara suggerisce analisi aggiuntive, effettuate da tecnici specializzati e con maturata esperienza anche in ambito strutturale, al fine di verificare la sicurezza statica degli immobili per la protezione della pubblica incolumità».

Il dubbio che quegli edifici, dopo anni di abbandono totale, rischino di rappresentare un pericolo per l’incolumità dei cittadini, insomma, c’è. Saranno i rilievi dello studio di ingegneria a dire la verità e a fornire all’Amministrazione comunale una reale fotografia dello stato delle cose. In base a quella poi si valuteranno i passi da compiere.

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