Scavalco sulla provinciale, Filippone: «Ci sono voluti vent'anni, finché non lo vedo...»
C'è diffidenza in merito all'effettiva realizzazione del manufatto al confine tra i Comuni di Bulciago, Nibionno e Cassago: il costo di 13 milioni di euro è infatti proibitivo

Sarebbe felice di vedere finalmente un’opera così importante per il territorio diventare realtà, ma si mantiene prudente, non così fiducioso del fatto che il progetto possa presto passare dalla carta a un cantiere vero e proprio. E ne ha tutte le ragioni Tonino Filippone, oggi capogruppo di maggioranza ma per tanti anni assessore ai Lavori pubblici a Bulciago, che da oltre vent’anni aspetta la sistemazione dello scavalco lungo la Como-Bergamo, al confine con i Comuni di Cassago e Nibionno.
Dopo vent'anni pronto il progetto per lo scavalco di Bulciago
Il progetto, finalmente, c’è ed è stato realizzato grazie ad un finanziamento ricevuto dalla Provincia di Lecco quando la 342 era ancora di sua competenza, prima del passaggio ad Anas.
Si tratta di un intervento mastodontico, che costerà più di 13 milioni e 150mila euro, e che ripenserà tutta la viabilità di quell’area. Il progetto, realizzato da un Raggruppamento temporaneo di professionisti guidato da uno studio di Seregno, prevede innanzitutto la realizzazione di un nuovo ponte, visto che quello attuale è troppo stretto e non consente il transito di due camion in contemporanea. A questo si aggiungono importanti modifiche all’altezza degli accessi della frazione bulciaghese di Campolasco e della zona industriale di Cassago, con rotonde per agevolare i flussi di traffico e percorsi perdonali per tutelare chi passa a piedi.
Completano questi interventi primari l’inserimento, su richiesta del Comune di Bulciago, di un sottopassaggio ferroviario e alcuni interventi di regimentazione delle acque del torrente Bevera, che all’altezza dell’hotel Arrigoni spesso esonda e crea disagi non indifferenti.
Filippone: "Era tardi ieri, figuriamoci oggi!"
Realizzare l’opera spetterà ad Anas, probabilmente facendo ricorso a bandi e contributi, sebbene vista la cifra prevista non è così scontato che l’opera venga realizzata a breve, come sottolinea Filippone.
«L’idea di intervenire sullo scavalco risale al 2004, sono passati più di vent’anni - ricorda Filippone, che già allora era amministratore comunale - Era tardi ieri, figuriamoci oggi. La mole di traffico sulla Como-Bergamo negli anni è andata aumentando in maniera esponenziale e a mio avviso si è aspettato troppo. Basti considerare che l’opera inizialmente sarebbe costata 3 milioni, per cui il Comune di Bulciago aveva anche congelato una cifra di 225mila euro, e oggi ne costa 13».
Negli anni, a continuare a sollecitare interventi è stata proprio l’Amministrazione bulciaghese: «Anche in questa fase di progettazione il sindaco Luca Cattaneo, la vice e assessore ai Lavori pubblici Raffaella Puricelli e Nicola Corsaro, delegato alla Viabilità, hanno fatto presente le richieste del nostro Comune, che sono in primis la sistemazione dello scavalco ma anche il mantenimento dei collegamenti per Campolasco e gli interventi sul Bevera».

"Per altri territori politicamente vicini a chi finanzia si è fatto di più, qui forse aspetteremo ancora"
Tutti aspetti importanti, di fatto recepiti nel progetto, che non è ancora chiaro se è concreto o solo un’utopia. «Tredici milioni sono tanti - conclude Filippone diffidente - Io sono come San Tommaso, finché non vedo partire il cantiere, non credo. Per altri territori, politicamente più vicini ai colori degli Enti da cui arrivano i finanziamenti, si è fatto molto. Per uno scavalco così pericoloso, teatro di tanti incidenti, chissà quanto aspetteremo ancora».

Gloria Fendoni