Interpellata dal Comune di Olgiate

Retesalute, la Corte dei Conti si è pronunciata

O ripiano o liquidazione, entrambe le vie - come di fatto ipotizzato dalla maggioranza dell’Assemblea dei soci - non sono percorribili.

Retesalute, la Corte dei Conti si è pronunciata
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O ripiano o liquidazione, entrambe le vie - come di fatto ipotizzato dalla maggioranza dell’Assemblea dei soci di Retesalute - non sono percorribili. A cercare di fare chiarezza sulle possibilità che restano aperte per il futuro dell'azienda speciale è la Corte dei Conti che, interpellata nelle scorse settimane dal sindaco di Olgiate Molgora Giovanni Battosta Bernocco, sollecitato dalla segretaria comunale Anna Lucia Gaeta, ha inviato la risposta nel pomeriggio di venerdì.

Retesalute, traballa l'ipotesi della liquidazione in continuità

Come si evince dalla missiva, davanti ai Comuni soci si profila un bivio, in quanto non è contemplabile la possibilità di liquidare l’azienda e poi procedere con il ripiano, nell’ipotesi di “liquidazione in continuità” che era stata inizialmente portata avanti dall’Assemblea ma non aveva mai convinto il Comune di Olgiate. Da questa decisione dipenderanno le sorti di Retesalute: se si procederà con la liquidazione (la cui proposta è già stata approvata in diversi Consigli comunali e cassata, ad oggi, soltanto da Olgiate e Airuno) ogni Comune dovrà poi pensare da sé a che percorso intraprendere per la gestione dei Servizi sociali, mentre il ripianamento dei debiti e l’aumento del capitale sociale consentirebbero, di fatto, la sopravvivenza dell’azienda speciale, che potrà avvenire soltanto dopo l’approvazione dei bilanci 2018-2019.

O si ripiana o si chiude, non ci sono alternative

La Corte dei Conti, che si limita a rispondere ai quesiti senza, chiaramente, dare indicazioni sui percorsi da seguire, sottolinea però che la liquidazione dopo aver approvato il risanamento è un procedimento viziato da illegittimità e che, allo stesso modo, non può essere l’organo di controllo a interrompere o far proseguire un percorso già avviato. Si tratta, come precisa il primo cittadino olgiatese, di una scelta politica, che spetta quindi ai singoli Comuni: «Ovviamente la Corte dei Conti non ci dice cosa fare, perché non è compito suo, ma mi sembra che le risposte ai nostri quesiti siano molto chiare e che la “liquidazione in continuità”, come già sostenuto dal nostro segretario settimane fa in Consiglio comunale, non sia un’opzione».

L'appello di Bernocco agli altri sindaci

L’invito di Bernocco agli altri sindaci è, ancora una volta, quello di farsi avanti: «Le nostre perplessità alla fine si sono rivelate più che legittime e invito gli altri Comuni soci, soprattutto quelli che ancora non hanno discusso la questione nei loro Consigli, ad interrogarsi circa il percorso da seguire, a portare avanti una riflessione alla luce del parere della Corte dei Conti». Proprio per questa ragione, la risposta agli interrogativi del sindaco di Olgiate è già stata diffusa a buona parte degli altri Comuni, nella speranza che possa portare, una volta per tutte, a definire con decisione e unitarietà le sorti dell’azienda speciale.

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