Problemi al riscaldamento, alunni delle elementari al freddo

Problemi al riscaldamento, alunni delle elementari al freddo. Succede a Missaglia, dove alcune mamme si sono lamentate con il Comune chiedendo tempi certi per la risoluzione del problema oppure, in alternativa, che vengano trovati luoghi alternativi per lo svolgimento delle lezioni.

Missaglia, alunni delle elementari al freddo

Stando alla segnalazione di alcune mamme, il problema si sarebbe verificato già da qualche giorno, ma nessuna comunicazione ufficiale sarebbe giunta né dalla dirigenza scolastica né dall'Amministrazione comunale. "Ho scoperto oggi che già da qualche giorno mio figlio stava in classe al freddo e che insieme ai suoi compagni ha dovuto consumare il pranzo in mensa con addosso il giubbetto" ha affermato una mamma alla nostra redazione.

Stando a quanto spiegato dai genitori, i problemi con il riscaldamento si sarebbero verificati nell'ala nuova della scuola primaria, dove la pompa di calore di fatto non funziona. Meglio va invece nell'ala vecchia. "C'è chi ha deciso di tenere a casa i figli da scuola, ma questa non può essere una soluzione, anche perché molti non se lo possono permettere e comunque non è giusto che i bambini perdano le lezioni" ha affermato un altro genitore.

Le richieste al Comune sono due: tempi certi per la risoluzione del problema o in alternativa di studiare soluzioni alternative, come l'introduzione di un periodo in Dad o lo spostamento di alcune aule in altri luoghi, come la biblioteca o l'oratorio.

Il sindaco: "Allertata l'assistenza dell'azienda che si occupa del riscaldamento"

"Sono andato questa mattina in tutti gli edifici scolastici per verificare la situazione - ha spiegato il sindaco Paolo Redaelli - Alle medie classi e corridoi sono al caldo, due uffici però al freddo. Alla primaria il problema è a intermittenza: la caldaia funziona, ma i caloriferi hanno problemi. Abbiamo attivato il servizio assistenza dell'azienda che si occupa del riscaldamento e stanno già intervenendo, bisogna attendere tempi tecnici". Quello che i genitori chiedono però è proprio la durata di questi tempi tecnici, considerato che il problema ormai persiste da circa una settimana.