passaggio storico per l'ente

Parco Adda Nord: approvato Piano Territoriale di Coordinamento

L'ultimo Piano era stato approvato nel dicembre del 2000, oramai quasi 24 anni fa.

Parco Adda Nord: approvato  Piano Territoriale di Coordinamento
Pubblicato:

Nella seduta di Giunta Regionale numero di lunedì 29 luglio 2024  è stata approvata ella variante generale al Piano Territoriale di Coordinamento del Parco regionale e naturale dell'Adda Nord. E con la pubblicazione sul BURL (bollettino ufficiale Regione Lombardia) numero di  venerdì 9 agosto, entra ufficialmente in vigore il nuovo Piano Territoriale di Coordinamento dell'area protetta.

LEGGI ANCHE Da Regione Lombardia 800mila euro per il lago di Olginate

Parco Adda Nord: approvato Piano Territoriale di Coordinamento

Una data per certi versi storica per l'ente presieduto da Francesca Rota: l'ultimo Piano Territoriale di Coordinamento era stato approvato nel dicembre del 2000, oramai quasi 24 anni fa.

La duplice esigenza di adeguarlo al nuovo quadro normativo di riferimento profondamente aggiornato negli ultimi anni (vedasi, ma non solo, ad esempio la legge regionale del 17 Novembre 2016 n. 28 "Riorganizzazione del sistema lombardo di gestione e tutela delle aree regionali protette e delle altre forme di tutela presenti sul territorio" che introduceva, tra le altre cose, le cosiddette "macroaree" e gli ambiti territoriali ecosistemici sui quali insistevano le aree protette) e di dotare il Parco di uno strumento moderno e più adatto al contesto socio-economico totalmente diverso a quasi due decenni e mezzo di distanza, ha indotto i vertici gestionali dell'ente a concentrare sforzi e risorse per completare il processo.

Francesca Rota

L'iter era stato avviato nel 2017 con i primissimi procedimenti, ma l'impulso maggiore è arrivato a partire dal 2019 quando si è insediato l'attuale Consiglio. Nel settembre del 2022 uno dei passaggi principali quando la Comunità del Parco ha votato all'unanimità il documento dopo la discussione e la controdeduzione delle 29 osservazioni giunte nei termini di legge.

A quel punto mancava solo l'ok della Giunta Regionale che con la pubblicazione sul bollettino sancisce  di fatto il via libera al documento.

Il Piano Territoriale di Coordinamento è lo strumento principe dell’urbanistica che organizza e indirizza la pianificazione dell'Ente. Contiene principi fondanti e obiettivi con le conseguenti strategie per raggiungerli.

Nella seduta di Giunta Regionale numero 81 di lunedì 29 Luglio è stata approvata la delibera n. 2891 "Approvazione della variante generale al Piano Territoriale di Coordinamento del Parco regionale e naturale dell'Adda Nord. E con la pubblicazione sul BURL (bollettino ufficiale Regione Lombardia) numero 32 di oggi, venerdì 9 Agosto, entra ufficialmente in vigore il nuovo Piano Territoriale di Coordinamento della nostra area protetta. Una data per certi versi storica per l'ente presieduto da Francesca Rota: l'ultimo Piano Territoriale di Coordinamento era stato approvato nel dicembre del 2000, oramai quasi 24 anni fa. La duplice esigenza di adeguarlo al nuovo quadro normativo di riferimento profondamente aggiornato negli ultimi anni (vedasi, ma non solo, ad esempio la legge regionale del 17 Novembre 2016 n. 28 "Riorganizzazione del sistema lombardo di gestione e tutela delle aree regionali protette e delle altre forme di tutela presenti sul territorio" che introduceva, tra le altre cose, le cosiddette "macroaree" e gli ambiti territoriali ecosistemici sui quali insistevano le aree protette) e di dotare il Parco di uno strumento moderno e più adatto al contesto socio-economico totalmente diverso a quasi due decenni e mezzo di distanza, ha indotto i vertici gestionali dell'ente a concentrare sforzi e risorse per completare il processo.

L'iter era stato avviato nel 2017 con i primissimi procedimenti, ma l'impulso maggiore è arrivato a partire dal 2019 quando si è insediato l'attuale Consiglio. Nel settembre del 2022 uno dei passaggi principali quando la Comunità del Parco ha votato all'unanimità il documento dopo la discussione e la controdeduzione delle 29 osservazioni giunte nei termini di legge.

A quel punto mancava solo l'ok della Giunta Regionale che con la pubblicazione sul bollettino di oggi dà di fatto il via libera al documento. Il Piano Territoriale di Coordinamento è lo strumento principe dell’urbanistica che organizza e indirizza la pianificazione dell'Ente. Contiene principi fondanti e obiettivi con le conseguenti strategie per raggiungerli.

Eccone un estratto. L'obiettivo fondativo del piano è quello di garantire la durevolezza dei patrimoni di natura e del capitale sociale attraverso regole chiare per la salvaguardia dei patrimoni fisico-naturali e paesistico- ambientali. Valorizzare la cooperazione intercomunale e il partenariato è quello che si sta facendo dal 2019, da quando l'attuale Consiglio è in carica. Inserirlo tra gli obiettivi del PTC 2024 è una presa di responsabilità importante verso il futuro nei confronti dei Comuni che costituiscono il Parco e nei confronti dei cittadini. Connettere le diverse "infrastrutture verdi" e soprattutto promuovere azioni di rigenerazione contenendo il consumo di suolo, rivalutando infrastrutture presenti e riqualificandole da situazioni di degrado rappresentano altri due orientamenti chiave delle politiche future dell’ente. Senza dimenticare il settore agricolo che rappresenta un presidio storico da consolidare e valorizzare ulteriormente. E senza dimenticare anche il potenziale turistico e ricettivo del territorio, individuando luoghi e itinerari sui quali puntare in chiave di promozione e di marketing territoriale.

L'obiettivo fondativo del piano è quello di garantire la durevolezza dei patrimoni di natura e del capitale sociale attraverso regole chiare per la salvaguardia dei patrimoni fisico-naturali e paesistico- ambientali. Valorizzare la cooperazione intercomunale e il partenariato è quello che si sta facendo dal 2019, da quando l'attuale Consiglio è in carica.

Inserirlo tra gli obiettivi del PTC 2024 è una presa di responsabilità importante verso il futuro nei confronti dei Comuni che costituiscono il Parco e nei confronti dei cittadini. Connettere le diverse "infrastrutture verdi" e soprattutto promuovere azioni di rigenerazione contenendo il consumo di suolo, rivalutando infrastrutture presenti e riqualificandole da situazioni di degrado rappresentano altri due orientamenti chiave delle politiche future dell’ente. Senza dimenticare il settore agricolo che rappresenta un presidio storico da consolidare e valorizzare ulteriormente. E senza dimenticare anche il potenziale turistico e ricettivo del territorio, individuando luoghi e itinerari sui quali puntare in chiave di promozione e di marketing territoriale.

Seguici sui nostri canali