Mostra sull'Afghanistan con Emergency: ultimo weekend per visitarla
Oggi, sabato 12 aprile 2025, e in quella di domani, domenica 13, dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19 in piazza della Vittoria a Cernusco

«L’Afghanistan con gli occhi di una donna».
Così si intitola la mostra fotografica che è stata inaugurata nel pomeriggio di sabato scorso allo spazio mostre di piazza della Vittoria a Cernusco Lombardone a cura della street artist afghana Shamsia Hassani e che è visitabile ancora nella giornata di oggi, sabato 12 aprile 2025, e in quella di domani, domenica 13.
Mostra sull'Afghanistan con Emergency
L’iniziativa è stata organizzata da Emergency in collaborazione con l’associazione Punto Rosso e l’inaugurazione della mostra ha riscosso una buona partecipazione. Dopo i saluti iniziali, tra cui quello della vicesindaca di Cernusco Renata Valagussa, che ha ringraziato Emergency per l’opportunità che ha offerto al paese di poter parlare di queste tematiche importanti ed attuali, a prendere la parola è stato Adriano Crisafi, volontario del sodalizio, che ha presentato al pubblico presente i temi della mostra.
Shamsia Hassani racconta le donne afghane
«Shamsia è una donna afghana nata in Iran, che fin da piccola ha subito moltissime discriminazioni – ha spiegato Crisafi – Le donne afghane infatti non potevano studiare, fino all’arrivo degli occidentali, che le hanno permesso di intraprendere i suoi studi e di laurearsi. Avendo però subito fin da piccola molte discriminazioni e vedendo questo fenomeno crescere sempre di più ha deciso di dedicare la propria arte alle donne. In molte foto presenti all’interno della mostra, le donne vengono rappresentate con gli occhi chiusi. Questo sta a significare che in quei luoghi purtroppo le donne non hanno alcuna libertà, non possono studiare, lavorare e svolgere alcun tipo di attività».
Crisafi ha poi proseguito parlando delle attività di Emergency in Afghanistan: «Lì non c’è un sistema sanitario gratuito. Noi di Emergency abbiamo fatto nascere tre ospedali, tra cui uno di guerra in cui curiamo tutti indistintamente, che è diventato anche un centro maternità in cui lo scorso anno sono nati oltre 7mila bambini, un centro di medicina d’urgenza e un altro reparto di pediatria e fertilità. Oltre a questi, abbiamo realizzato una quarantina di piccoli ambulatori di pronto soccorso in cui si stabilizza il paziente e si porta poi in ospedale».
«Shamsia ora vive negli Stati Uniti – ha concluso Crisafi – e continua la sua opera di bene verso le donne del suo paese, che gridano il loro bisogno di libertà che non hanno. Con questa iniziativa vogliamo lasciare il messaggio che l’arte è più forte della guerra».
La mostra, a ingresso libero, è visitabile ancora oggi e domani dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.
Nicolò Bramati