La storia

Mamma cerca amici per suo figlio autistico

L'appello di Romina Ghisleni di Calco non è rimasto inascoltato

Mamma cerca amici per suo figlio autistico
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Una merenda a Merate, per far conoscere i bimbi, e presto un altro incontro nella Bergamasca. L’appello di Romina Ghisleni, mamma del piccolo Alessio, 11 anni da compiere a febbraio e autistico, non è rimasto inascoltato. La donna nei giorni scorsi aveva fatto affidamento sui canali social per cercare compagnia per il figlio nei dintorni di Calco, dove vivono con papà Bruno e la sorella maggiore, Sara.

Mamma cerca amici per suo figlio autistico

«Alessio va a scuola a Inverigo e i suoi compagni di classe sono tutti di quelle zone - ha spiegato mamma Romina - Vorrebbe qualcuno con cui giocare anche a casa e per lui sarebbe importante lavorare sulla socialità». La forma di autismo di Alessio è infatti medio-grave, con difficoltà cognitive, linguistiche e nell’interazione.

«Non è facile, ma cerchiamo tutti di fare il massimo per aiutarlo. Andando a scuola ha già fatto passi da gigante e l’anno scorso per la prima volta è riuscito a festeggiare il compleanno con i suoi compagni di classe, proprio nel bar della scuola. Sono tutti bambini meravigliosi, non lo lasciano mai solo» ha sottolineato con gratitudine la donna. Fuori dall’orario scolastico, però, Alessio ha poche occasioni per interagire con altri bambini.

«Per lui sviluppare le capacità sociali è centrale - ha sottolineato la madre - Il nostro obiettivo è di farlo arrivare, in futuro, ad avere almeno un minimo di autonomia, per esempio per uscire a comprarsi un panino senza dover dipendere da qualcuno. Da madre non voglio nemmeno che mia figlia Sara debba sacrificare tutta la sua vita per accompagnare Alessio in ogni passo».

Da lì, spinta anche dalle continue richieste del bambino di avere qualcuno con cui giocare, la donna ha deciso di fare un tentativo attraverso i social media, ottenendo un feedback immediato e molto positivo.

«Mi hanno risposto davvero in molti tramite Messanger - ha spiegato con entusiasmo e gratitudine - Per ora siamo riusciti a organizzare una merenda con una signora e i suoi figli a Merate e nel giro di qualche giorno ci accorderemo anche con una famiglia della Bergamasca. Sono molto contenta anche perché in questo modo stiamo riuscendo a portare l’attenzione sull’argomento. Il 2 aprile (Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, ndr) si fa tanto rumore, ma poi il giorno dopo tutto torna come prima e non cambia mai niente. Io e mia figlia prepariamo ogni anno un cartellone diverso e lo lasciamo esposto per tutto aprile».

Tanti anche i genitori di bimbi autistici che hanno contattato Romina Ghisleni per condividere le proprie esperienze. «I ragazzi autistici spesso rimangono soli ed è una realtà che non si affronta. Sono contenta perché il mio appello ha avuto una bella eco, mi ha scritto persino un signore di Napoli. Non voglio aprire le porte solo a mio figlio, ma a tutti i ragazzi come lui» ha concluso.

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