Violenza verbale

La presidente della Provincia Hofmann: "Anche io vittima di violenza di genere, mi hanno definita ragazza coccodé"

Il sindaco di Monticello ha raccontato le ripercussioni che la definizione ha avuto sulla sua vita personale

La presidente della Provincia Hofmann: "Anche io vittima di violenza di genere, mi hanno definita ragazza coccodé"
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«Ragazza coccodè». Questo l’epiteto che il sindaco di Monticello e presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann si è vista rivolgere da un sito web locale.

La presidente della Provincia Hofmann: "Sono stata vittima di violenza di genere"

Un’espressione offensiva, che le è rimasta impressa e che la prima cittadina ha deciso di richiamare venerdì sera in biblioteca, al momento di introdurre la serata organizzata dalla sua Amministrazione in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. «Ci sono molti tipi di violenza - ha affermato Hofmann - Può essere fisica, verbale o psicologica. Può manifestarsi anche sotto forma di discriminazioni sul lavoro. Personalmente, proprio per il mio lavoro, mi sono vista definire “ragazza coccodè” nell’editoriale di un giornalista. Non è anche questa una forma di violenza?».

L'hanno definita "ragazza coccodé"

Il riferimento è alle vallette del programma degli anni ‘80 «Indietro tutta!», che ballavano con addosso striminziti costumi da galline. Un epiteto che suona come un’accusa personale, rivolta a una donna in quanto donna, piuttosto che una critica all’operato di un sindaco e di un presidente di un ente, espressa con un paragone un tantino azzardato.
Hofmann insomma ci ha messo la faccia e ha condiviso la sua esperienza personale pubblicamente, con i cittadini di Monticello intervenuti.

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