DOLORE E SOLIDARIETÀ

"La Nostra Famiglia" accoglie 33 bambini ucraini

A Bosisio 12 bimbi con un disturbo dello spettro autistico, 8 con paralisi cerebrale infantile, 11 con malattie rare o neurologiche, 2 con un tumore

"La Nostra Famiglia" accoglie 33 bambini ucraini
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"La Nostra Famiglia" di Bosisio Parini, accoglie 33 bambini ucraini. Il centro è un'eccellenza nella cura e nella riabilitazione delle persone con disabilità in età evolutiva.

Un luogo sicuro per dare asilo e cure ai bambini ucraini

Un luogo non solo sicuro, lontano dalle bombe, dal freddo, dalla sofferenza, dalla privazione. Ma un luogo dove sono stati assistiti, curati curati. Dall'inizio della Guerra in ucraina, che orami da oltre un anno insanguina l' Europa, sono stati 33 i bambini (12 con un disturbo dello spettro autistico, 8 con paralisi cerebrale infantile, 11 con malattie rare o neurologiche, 2 con un tumore) accolti a La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, centro di eccellenza che si dedica alla cura e alla riabilitazione delle persone con disabilità, soprattutto in età evolutiva.

Guerra: 33 bambini ucraini accolti a La Nostra Famiglia

Come spiegano dalla struttura molti piccolo sono arrivati senza la documentazione sanitaria oppure, in alcuni casi con documenti in lingua ucraina. Per consentire quindi una idonea accoglienza e soprattutto una idonea cura è entrata entra in campo quindi la mediatrice culturale Maria Lynova, 37 anni, in Italia dal 2008 con incarico presso Les Cultures di Lecco ( associazione che proprio quest'anno compie 30 anni) e presso l’Associazione Ale G. di Merate. "Il mio è un lavoro gratificante ma molto impegnativo dal punto di vista psicologico - ha spiegato - soprattutto quando parliamo di bambini con problemi di salute”.

La testimonianza delle assistenti sociali de La nostra Famiglia

“I bimbi ucraini arrivano alla Nostra Famiglia su richiesta dei servizi sociali, dei pediatri, degli ospedali, delle associazioni come la Caritas, delle parrocchie o direttamente per iniziativa delle famiglie - hanno raccontato le assistenti sociali dell’Associazione Anna Fumagalli, Ersilia Riva e Moira Erba - vero trait d’union di una catena fatta di burocrazia, carte da tradurre, soluzioni da trovare ma anche tanta solidarietà. Per tutti viene fatto un inquadramento clinico e funzionale, quindi si prosegue con la riabilitazione in regime di ricovero ospedaliero o con interventi extraospedalieri. I bimbi vengono poi dimessi con l’invio ai centri presso i quali possono fare la riabilitazione estensiva, molti dei quali sono della Nostra Famiglia, e con le certificazioni necessarie per avere l’inserimento scolastico con il sostegno. In caso di particolari problemi, viene dato anche il supporto psicologico".

Tanti problemi ma tanta solidarietà

“Ci siamo imbattute in problemi enormi – concludono le assistenti sociali – ma abbiamo trovato anche tanta gratuità. Dove talvolta ci sono gli ostacoli, con l’aiuto delle persone si apre un’autostrada”.

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