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Sorridere grazie agli innovativi impianti subperiostali indicati per le riabilitazioni in situazioni complesse

Il Centro Medico Brianza di Cornate d'Adda presenta un'innovativa metodica perfetta per risolvere casi particolarmente complicati

Sorridere grazie agli innovativi impianti subperiostali indicati per le riabilitazioni in situazioni complesse
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Un sorriso sano e luminoso è un biglietto da visita importante per ogni individuo, tuttavia, ci sono situazioni in cui le tecniche di implantologia tradizionale o a carico immediato non sono adatte a pazienti con problemi ossei significativi. In questi casi, un'opzione da considerare è rappresentata dagli impianti dentali iuxta-ossei e dalle loro evoluzioni, come per esempio gli impianti subperiostali.
Queste soluzioni offrono una via alternativa per il ripristino della funzionalità e dell'estetica dentale in situazioni complesse.

Implantologia a carico immediato o impianti subperiostali? La sfida dell'osso sottile o basso

«La sfida più grande per un dentista si ha quando l'osso dell'arcata da riabilitare è troppo sottile o basso, rendendo difficile persino l'utilizzo dell’implantologia a carico immediato (per esempio con tecnica “All on four”) - spiegano i dottori Andrea Ormellese e Gianluca Santoni del Centro Medico Brianza di Cornate d’Adda - Questo perché anche le innovative tecniche a carico immediato non sempre riescono a garantire la stabilità necessaria per l'ancoraggio delle corone. In questi casi, l'implantologia iuxta-ossea, e ancor meglio l’ultima evoluzione di quest’ultima rappresentata dagli impianti subperiostali, possono invece essere risolutivi».

Implantologia a carico immediato o impianti subperiostali? Fondamentale il consiglio del dentista

«Ovviamente - riprendono i due odontoiatri - si tratta di soluzioni altamente sofisticate e complesse: sarà il medico a valutare rischi e benefici di questo percorso terapeutico e a consigliare il paziente sull’opportunità di portare a termine il trattamento con queste tecniche, piuttosto che con altre».

In cosa consistono gli impianti subperiostali

Partendo dall’esperienza accumulata in campo iuxta-osseo, la moderna odontoiatria sta ricorrendo sempre più agli impianti subperiostali: «Questi ultimi - spiegano i dottori del centro cornatese - rappresentano un'evoluzione digitale del vecchio concetto di impianto iuxta-osseo. Il principio è quello per il quale, non potendo fare affidamento sull’osso perché troppo scarso o basso, questi impianti, realizzati su misura per ogni paziente, si appoggiano al supporto osseo e si agganciano alle asperità naturali attraverso l'utilizzo di una tecnica avanzata. Il processo inizia con una TAC che individua le asperità ossee, seguita dalla creazione di un modello tridimensionale. Il risultato finale ottenuto è esteticamente e funzionalmente identico a quello conseguito con l'implantologia tradizionale. Nonostante l'impianto non venga osteointegrato, la stabilità è garantita grazie all'aggancio alle asperità naturali del supporto osseo. Grazie alle nuove tecnologie, gli impianti subperiostali sono conformi alla direttiva europea sull'implantologia del 2020 e offrono una soluzione per i casi di grave atrofia mascellare superiore o mandibolare in cui l'osso residuo non consente l'utilizzo degli impianti endossei».

Massima precisione, massima efficacia

L'impianto subperiostale sfrutta l'estrema precisione attraverso un processo personalizzato. Viene progettato e realizzato appositamente per il singolo paziente, basandosi su una Cone Beam, una scansione radiografica tridimensionale. L'intero flusso di lavoro è completamente digitale, utilizzando il CAD/CAM (Computer-Aided Design/Computer-Aided Manufacturing).

La progettazione virtuale tiene conto delle caratteristiche anatomiche specifiche del paziente. Successivamente, l'impianto viene prodotto utilizzando una tecnica di fusione laser che utilizza titanio biomedicale certificato. Una caratteristica interessante è la possibilità di scegliere gli abutment implantari tra monofasici (monconi) o bifasici (MUA), consentendo una personalizzazione ulteriore nella progettazione della protesi.
Grazie a questi impianti, è possibile ottenere un carico immediato anche in situazioni di estrema atrofia ossea, riducendo il numero di interventi chirurgici necessari. Questo rappresenta un notevole vantaggio per il paziente, consentendo una ripresa più rapida delle normali attività quotidiane.

L'utilizzo dell'impianto subperiostale offre al professionista un'elevata predicibilità dei risultati, che fino a qualche anno fa sarebbe stata impensabile. La personalizzazione dell'approccio chirurgico e protesico, basata sulle caratteristiche individuali del paziente, consente di ottenere risultati ottimali in termini di stabilità, funzionalità ed estetica.

La riabilitazione, punto per punto

Ecco per punti, il percorso che porta alla riabilitazione del sorriso attraverso gli impianti subperiostali.

1) Acquisizione dell'esame tomografico attrabverso la Cone Beam.

2) Elaborazione digitale con software dedicati per modellare virtualmente gli impianti periostali sull'anatomia specifica del paziente.

3) Stampa 3D in SLM. Gli impianti periostali vengono prodotti utilizzando la tecnica di Laser Melting selettivo (SLM). Si utilizzano strati di polvere di titanio grado 5 che vengono sinterizzati da un raggio laser ad alta intensità per ottenere un oggetto tridimensionale.

4) Pulizia, decontaminazione, confezionamento e spedizione

5) Intervento chirurgico

Per ogni informazione sugli impianti subperiostali, il Centro Medico Brianza è a disposizione degli interessati agli indirizzi riportati in questa pagina.

 

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