promozione uguaglianza di genere

Conferenza "Donne carriere STEM" al Liceo M. G. Agnesi

Giovedì 18 novembre si è tenuto l'incontro con due ricercatrici docenti dell'Università Milano Bicocca.

Conferenza "Donne carriere STEM" al Liceo M. G. Agnesi
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Con l’avvicinarsi della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” e vedendo sempre più attuale il tema della diversità di genere e inclusione, il Liceo M. G. Agnesi di Merate ha organizzato l’incontro dal titolo “Donne e carriere STEM”. L’evento si è svolto nella mattinata di giovedì 18 novembre 2021 presso l’aula Borsellino del liceo meratese. Organizzato dalla professoressa Cristina Mazza, con la partecipazione della professoressa Patrizia Bui e della docente dell’Università Milano Bicocca e rappresentante del comitato “Ora basta” Isabella Mauri. Ospiti e rappresentanti della mattinata le docenti ordinarie dell’Università Milano Bicocca Silvia Penati e Nadia Malaspina.

Donne e carriere STEM: la campagna e la promozione

Il tema affrontato è la partecipazione delle donne agli studi e alle carriere STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), ovvero tutte quelle materie dell’ambito scientifico e tecnologico che forse per cultura sono viste come più adeguate ad una professione maschile. Questa campagna è iniziata nel 2005 e cerca di attirare sempre più ragazze verso le materie scientifiche per dimostrare, tramite valori tangibili, che il gradiente di successo tra le donne è notevole e addirittura a volte superiore a quello degli uomini. Alla conferenza hanno partecipato cinque classi dell’indirizzo scientifico per l’orientamento in uscita. Obiettivo quello di sensibilizzare e far crescere la consapevolezza della parità di genere. “E’ lo stesso motivo – specifica la fisica Silvia Penati – per il quale si titolano le strade, i monumenti e le opere a nome di noti personaggi storici femminili. Per aumentare la consapevolezza e diminuire la violenza di genere”.

L'incontro "interattivo" con le ricercatrici

La prima parte del meeting è stata tenuta dalla docente Silvia Penati - ordinario di gravità quantistica e teoria quantistica dei campi nel settore di ricerca fisica teorica, modelli e metodi matematici, continuando poi con la collega Nadia Malaspina - docente associato dei corsi deformazione e metamorfismo nei margini convergenti e introduzione alla petrografia nel settore di ricerca petrologia e petrografia - che ha proiettato un video della sua vita e carriera, portando la propria personale testimonianza sul campo.

Ha preso inizialmente la parola la professoressa Patrizia Bui presentando le relatrici, passando il microfono alla docente Isabella Mauri in qualità di membro del comitato meratese “Ora basta”, che riunisce diverse associazioni in supporto alla lotta contro le differenze di genere. Dal 2017 infatti, tanti gruppi a sostegno di donne maltrattate si sono riuniti organizzando convention, flashmob e attività culturali nelle scuole. “E’ molto importante che le ragazze possano scegliere liberamente e non condizionate quale percorso fare in base alle proprie capacità e meriti – specifica Isabella Mauri – perché non è solo una questione di giustizia, ma un grande apporto alla forza lavoro e quindi all’economia del paese. Abbiamo bisogno delle donne a livello economico, non è un favore ma una necessità sociale”.

Gli interventi della mattinata sono stati strutturati in maniera interattiva, facendo collegare gli studenti ad un sito dove hanno potuto rispondere in maniera anonima a quiz e domande. La prima domanda rivolta ai ragazzi è stata “Esiste secondo voi un problema di rappresentanza di genere nelle discipline scientifiche?” alla quale ha vinto la risposta “sì” con l’85% dei voti. La stessa domanda è stata poi posta in merito alle discipline umanistiche, dalla quale è emersa una risposta paritaria al 50%. Capiamo quindi dai numeri l’esistenza di un problema di rappresentanza femminile nelle discipline scientifiche, illustrato e spiegato anche attraverso grafici con dati di carriera studentesca e percorso lavorativo. E’ emerso come, al momento dell’iscrizione, il numero delle donne nel percorso STEM sia sostanzioso, diminuendo poi al momento di fare carriera, per arrivare ai posti dirigenziali dove la presenza femminile sparisce quasi del tutto. Si è passati poi alla seconda domanda del format: “Quali sono secondo voi le ragioni di questo divario di genere?” con possibili scelte tra ragioni culturali, sociali e di pregiudizi consci e inconsci. Dalle risposte dei ragazzi è emerso un problema di fondo radicato nella cultura ed educazione del passato, che ha ancora ripercussioni sulla mentalità odierna. La terza domanda fatta è stata: “Secondo voi la scienza può andare avanti anche senza le donne?” dalla quale è risultato che la presenza femminile è fondamentale nella ricerca, per avere molteplicità di visioni, migliorare le prestazioni della ricerca e le modalità di studio.

Alla fine delle due ore e del questionario, è stato lasciato libero spazio ai ragazzi che hanno posto domande e dubbi sull’argomento, discutendo liberamente con le docenti e confrontando pareri ed opinioni. Concordando infine che, ogni qualvolta ci si trovi di fronte ad una persona, bisogna innanzitutto riflettere sul fatto di apporre o meno un giudizio su di essa, a cui a volte si è involontariamente portati da categorie stereotipate.

La battaglia verso la parità di genere continuerà tra i ragazzi del liceo Agnesi anche dopo la conferenza, con un flashmob che si terrà sabato 27 novembre a Merate, per ricordare alla Brianza intera che bisogna attuare un cambio culturale partendo dalle nuove generazioni. La giornata proseguirà poi con uno spettacolo serale gratuito di danza e teatro promosso dall’associazione “Lei”, composta da giovanissime rappresentanti. Il progetto avrà seguito anche nei giorni successivi con mostre fotografiche divulgative sempre sul tema della violenza e disparità di genere.

Silvia Penati e Nadia Malaspina
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Le docenti Silvia Penati e Nadia Malaspina

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Gli studenti

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Isabella Mauri e la professoressa Patrizia Bui

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Isabella Mauri

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La docente Silvia Penati illustra gli studi fatti

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