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Con la Land Art nasce il "Parco dei caprioli"

Le opere sono state commissionate dall'amministrazione comunale del sindaco Tiziana Galbusera nella frazione di Ravellino, a ridosso della provinciale di Ravellino.

Con la Land Art nasce il "Parco dei caprioli"
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I cittadini di Colle Brianza potrebbero presto godere di una nuova area verde attrezzata, il Parco dei Caprioli. Non sono passate inosservate le due opere di land art, realizzate nei giorni scorsi dall'artista Rodolfo Liprandi, nell'area verde a margine della S.P.58 in località Ravellino, che raffigurano per l'appunto due maestosi caprioli in legno su due livelli differenti del prato, intenti l’uno a brucare l’erba e l’altro ad osservare i passanti che a loro volta lo ammirano con stupore.

Con la Land Art nasce il "Parco dei caprioli"

A mostrare con orgoglio le sue creazioni è lo stesso Liprandi che, qualche giorno fa, ha incontrato i bambini dell'asilo Cardinal Schuster di Nava e la classe 5° della scuola primaria Ing. Rocca di Ravellino per illustrare e spiegare il suo lavoro.

«Faccio questo di mestiere - ha spiegato l'artista, originario di Trieste ma residente a Varsavia (Polonia) - Non un mestiere qualunque, ma bensì quello di realizzare sculture fatte da rami e raffiguranti animali nel loro ambiente naturale. Sono arrivato in questa zona due anni fa collaborando con la cooperativa Liberi Sogni ad un camp estivo per bambini a Cascina Rapello di Airuno. L’anno scorso ho vinto un bando realizzando una volpe a Castello Brianza alla cui inaugurazione era presente il sindaco di Colle Tiziana Galbusera che mi ha poi contattato per realizzare alcune opere anche qui in paese. Ed eccoci qui».

Le opere interamente in legno

L’artista, realizza le sue opere interamente in legno, utilizzando rami saldati l’uno all’altro attraverso alcune viti e sostenuti, in posizione eretta attraverso dei tondini: «La scultura è sempre stata la mia passione – continua – ma studiando in accademia mi sono accorto di non amare particolarmente il sistema istituzionale dell’arte, tra gallerie e musei. Per questo motivo ho deciso di unire la mia passione per la natura a quella per gli animali e iniziare a fare arte in questo modo, restituendo alla natura ciò che da essa viene scartato come, appunto, i rami gettati dalle potature».

Il lavoro però è tutt’altro che semplice. Si inizia infatti da una struttura scheletrica, composta dai rami più grandi, per poi passare alla modellazione del corpo dell’animale con quelli più fini. In ultimo, con il cosiddetto «fino fino» si rifiniscono i dettagli della muscolatura e del pelo per arrivare a una scultura completa, degna dei più grandi maestri della storia.

L'incontro con i bambini

Per ammirare i due caprioli, accompagnati dai loro insegnanti, sono arrivati i bambini dell’asilo e delle elementari che hanno letteralmente riempito l’artista di domande con quel mix di stupore, curiosità e fantasia, tipico dei bimbi.

I bambini della scuola primaria di Ravellino

 

I bambini della scuola dell'Infanzia di Neva

«L’iniziativa – ha spiegato il sindaco Galbusera – è stata possibile grazie ad una sponsorizzazione. Il nostro obiettivo è quello di realizzare nella zona quello che ci piacerebbe chiamare “Parco dei caprioli” installando anche delle panchine, dei punti luce e forse anche dell’altro. Abbiamo scelto questi animali perché per noi rappresentano un simbolo di dinamicità e apprezzamento per la natura».

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