ENERGIA

Bolletta shock per il Comune

Conguaglio del gas da oltre mezzo milione "intervenga il Governo o tagliamo i servizi"

Bolletta shock per il Comune
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Oltre mezzo milione di euro in più rispetto al previsto: da un preventivo di spesa di 243mila euro a un conguaglio da poco meno di 780mila.

Una cifra da capogiro: bolletta shock

E’ una cifra da capogiro, quella che l’Amministrazione comunale di Merate si trova a dover pagare per far fronte agli aumenti delle bollette del gas che nell’inverno ormai alle porte rischiano di mettere in ginocchio centinaia di famiglie, imprenditori e commercianti di tutto il territorio. A farne cenno, durante il Consiglio comunale di mercoledì sera, è stato l’assessore al Bilancio Alfredo Casaletto, che nell’introduzione del Dup, senza parlare di cifre, ha invocato un intervento del Governo: «Altrimenti rischiamo di dover tagliare i servizi - ha affermato in aula - Abbiamo subito una revisione della base di gara del 224%, gli effetti per l’esercizio in corso saranno attenuati con l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, ma per il 2023 una soluzione ancora non c’è. Per il prossimo esercizio è auspicabile che il Governo ci consenta di utilizzare i flussi di avanzo libero per questo tipo di esigenze, che sono eccezionali almeno al pari dell’emergenza provocata dal Covid».

"Rischiamo il taglio dei servizi ai cittadini per pagare le bollette"

Un colpo difficile da assorbire, quello incassato proprio in questi giorni dall’Amministrazione comunale, che dà la misura delle difficoltà che si troveranno ad affrontare anche altri Comuni del territorio. «Nel nostro contratto, fino a prima di questa crisi energetica, il prezzo del gas al metro cubo era di 0,66 euro, oggi stiamo sfiorando i 3 euro - ha spiegato Casaletto all’indomani del Consiglio - Sono preoccupato, perché il mezzo milione di euro in più che ci troviamo a pagare insiste sui mesi di ottobre, novembre e dicembre del 2022 ma anche su tutto il 2023. Per quest’anno le risorse le abbiamo trovate, per il prossimo anno mi aspetto sinceramente un intervento da Roma perché come enti locali di sforzi per garantire i servizi ai cittadini ne facciamo tanti, ma ora rischiamo di doverli tagliare per pagare le bollette».

In un quadro a tinte fosche, se non altro l’illuminazione non dovrebbe subire rincari. «In quel senso siamo relativamente tranquilli, perché il tipo di contratto che abbiamo sottoscritto non prevede scostamenti» ha confermato l’assessore.

Come anticipato dal nostro Giornale la scorsa settimana, insomma, via alle politiche di risparmio: uso oculato del riscaldamento nei luoghi pubblici e niente eventi invernali in ambienti troppo grandi come Villa Confalonieri o auditorium. Confidando che il nuovo Governo lanci un salvagente agli enti locali (e non solo).

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