valorizzazione del territorio

Adda Food Art Valley: un'identità territoriale che passa attraverso ciclovie e ciclopedonali

L'obiettivo: creare un sistema unitario lungo il corso dell'Adda

Adda Food Art Valley: un'identità territoriale che passa attraverso ciclovie e ciclopedonali
Pubblicato:

Ciclovie e ciclopedonali dell'Adda per un patto territoriale e intersettoriale: questo l'incontro tenutosi nella mattinata di oggi, mercoledì 18 settembre 2024, in sala Don Ticozzi a Lecco, nell'ambito del più ampio programma Adda Food Art Valley che, grazie al coinvolgimento dei sette territori attraversati dal fiume Adda - oltre a Lecco, Sondrio, Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Lodi e Cremona - si impegna nella valorizzazione del loro patrimonio agroalimentare, eno-gastronomico, ambientale, artistico, socio-culturale, storico, economico e sportivo.

Adda Food Art Valley: un'identità territoriale che passa attraverso ciclovie e ciclopedonali

Un'iniziativa, il progetto Adda Food Art Valley, che vede nella collaborazione tra i territori un valido strumento per la costruzione di un'identità collettiva, condivisa e cooperativa, e la promozione di saperi, prodotti, eccellenze e tipicità locali, il tutto anche in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina 2026.

Si tratta di un percorso iniziato due anni fa, che ha già visto tue tappe, una a Milano e una a Sondrio, e di cui ora si sta concludendo la tappa lecchese, che ha visto un importante elemento visivo nella mostra, allestita in piazza Cermenati, "L'Adda. Una visione identitaria": 36 scatti fotografici di paesaggi attraversati dal corso del fiume Adda del fotografo Vincenzo Martegani, inaugurata lo scorso 30 agosto. E ciclovie e ciclopedonali rappresentano un asse portante di questo "filo blu" che unisce 7 territori e di cui le Olimpiadi Milano-Cortina del 2026 costituiranno una tappa del programma.

"L'idea - spiega Cinzia Ghirardello del Crams, project manager - è quella di creare un sistema unitario che sia riconosciuto come "sistema Adda" non solo dalle istituzioni, ma anche dai fruitori: questa è la sfida. Si tratta di un percorso iniziato nel 2020 di cui Ersaf è l'attore fondamentale. In questo percorso, Lecco è una tappa emblematica perché qui i diversi enti e associazioni coinvolti hanno lavorato insieme per organizzare gli incontri". "Con la 'scusa' della mostra in piazza Cermenati, a Lecco sono state agganciate diverse attività, incontri e momenti esperienziali - aggiunge Pietro Lenna del Crams - Nei prossimi mesi toccheremo anche gli altri capoluoghi di provincia, e per fare questo abbiamo realizzato un progetto Interreg Italia-Svizzera (presentato lo scorso aprile, di cui ora si attende l'esito, ndr) che ci consentirebbe di portare avanti in modo significativo il programma, anche in vista delle Olimpiadi, dove non vorremmo che l'attenzione fosse puntata solo su Milano e Cortina, ma anche su tutto il territorio dal capoluogo regionale all'alta Valtellina".

Cinzia Ghirardello, Pietro Lenna e Luca Grimaldi

Diversi gli interventi che si sono susseguiti nel corso della mattinata, tra cui quello dello scrittore Andrea Vitali, il servizio del giornalista Stefano Spreafico, l'illustrazione dell'avanzamento del programma e delle prospettive delle ciclovie (relatori Stefano Simonetti, Valerio Montieri, Emanuela Rigamonti, Mattia Micheli, Fabio Valsecchi), l'attuazione del piano comunale di Lecco, illustrato dall'assessore Renata Zuffi (con la presentazione del Biciplan, a cura di Francesco Castelnuovo, e del progetto per incentivare la mobilità sostenibile negli spostamenti casa-lavoro a cura di Alessandro Crippa) e, infine, l'illustrazione di diversi progetti come "2 ruote e 3 parchi" a cura del Parco Montevecchia (illustrato da Marco Molgora), "Turismo zero emissioni" a cura del Gal (con Ruggero Meles e Michele Mauri), "La salute vien camminando" a cura di Ats (con Silvia Celada), e "Intermodalità per una migliore accessibilità e fruizione" a cura di Fiab (con Piercarlo Bertolotti e Paola Schiesaro). La mattinata si è infine conclusa con un tavolo di confronto e l'intervento finale dei referenti dei territori provinciali coinvolti.

Il ruolo fondamentale della provincia di Lecco all'interno del progetto è stato ribadito anche dal vicepresidente della Provincia, Mattia Micheli: "Credo che la provincia di Lecco sia un importante trait d'union per il territorio dell'Adda - le sue parole - Come territorio, negli ultimi anni abbiamo puntato molto sulle infrastrutture, ma c'è ancora tanto da fare; Regione ci ha aiutato a recuperare le risorse da investire nelle ciclovie e nelle ciclopedonali e la mobilità sostenibile su cui stiamo investendo credo avrà risvolti importantissimi sia in termini di qualità della vita dei residenti sia in termini di turismo". "Grazie ai fondi di Regione Lombardia - ha proseguito il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni - stiamo raddoppiando il tratto di ciclabile da Rivabella al Bione e stiamo attuando la riqualificazione del lungolago; con i Comuni del circondario lecchese, poi, stiamo pensando al collegamento tra Lecco e la Ciclovia dei laghi. C'è poi anche il collegamento nel quadrante nord-est, che mira ad unire Lecco con la Ciclovia della Valsassina e la Dorsale Transorobica". "L'utilizzo vero delle ciclovie e delle ciclopedonali, poi, al di là di quello turistico, sarà quello quotidiano per i cittadini - la conclusione del primo cittadino - Questi investimenti servono a cambiare le nostre abitudini quotidiane e a sgravare il traffico".

Mauro Gattinoni, Pietro Lenna, Mattia Micheli, Giacomo Zamperini e Mauro Piazza

Un progetto, come anticipato, che gode anche del sostegno di Regione Lombardia: "L'Adda è come un ordito su cui tessere trame diverse, e una di queste trame è proprio il tema delle ciclovie - così il sottosegretario all'Autonomia di Regione Lombardia, Mauro Piazza - Il piano regionale della mobilità ciclabile risale al 2014 e prevedeva tre linee: la Pedemontana, il corso dell'Adda e il fiume Lambro. A distanza di 10 anni, oggi abbiamo l'opportunità di vedere a maturazione una serie di investimenti, di cui il fiore all'occhiello è il Progetto Brezza, su cui Regione ha investito 11 milioni di euro, che renderà il tratto costiero da Abbadia a Colico una delle attrazioni più 'instagrammabili': sarà più bella della ciclovia a sbalzo sul Garda!". Il sottosegretario Piazza ha poi ricordato il progetto della ciclabile Lecco-Abbadia e la Ciclovia del lago di Oggiono, per la quale Regione ha già finanziato 700 mila euro. Presente, sempre in rappresentanza di Regione Lombardia, anche il consigliere regionale Giacomo Zamperini, che ha sottolineato come l'obiettivo del progetto non debba essere quello di "sovraccaricare territori già iconici, ma di dislocare la presenza dei turisti". "Dobbiamo far vivere esperienze che non durino solo il tempo di una storia su Instagram, ma che durino per tutta la vita - le sue parole - A me piacerebbe che, oltre alla visione identitaria dell'Adda, ci fosse anche una visione unitaria, perché questo fiume ci unisce". Non a caso, infatti, il logo del programma Adda Food Art Valley è proprio la Mela Rigenerata dell'artista Michelangelo Pistoletto, posizionata in piazza Duca D'Aosta, dove l'Adda scorre sotto Milano per poi proseguire nella Martesana. Un'opera che simboleggia l'unione tra i diversi territori, dove il fiume non costituisce una barriera, ma un elemento di coesione.

Seguici sui nostri canali