Certificazioni linguistiche riconosciute: come funzionano e quali scegliere per studio o lavoro

Sempre più spesso, le università, le aziende e le istituzioni richiedono un attestato che dimostri le reali capacità comunicative in una lingua straniera, secondo standard internazionali. E questo non accade più solo in caso di mobilità internazionale, degli studi all’estero e delle procedure di immigrazione, ma anche per studiare o lavorare in Italia.
Enti, istituzioni e aziende, quindi, non desiderano solo candidati che abbiano competenze linguistiche, ma prediligono quelli che sono in grado di dimostrarle. Ci riferiamo a sistemi riconosciuti a livello internazionale, i quali prevedono obiettivi minimi, livelli di conoscenza, requisiti di ammissione e tutta una serie di parametri standard universalmente validi. Grazie a queste certificazioni, rilasciate da scuole specializzate come Torrisi Formazione, è possibile qualificare la conoscenza di una lingua straniera e sbloccare tante opportunità per lo studio e per il lavoro.
Quali certificazioni sono riconosciute?
Le certificazioni linguistiche si basano su criteri standardizzati che permettono di valutare le competenze in una lingua straniera in modo oggettivo e affidabile. Il quadro di riferimento più utilizzato a livello internazionale è il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER), che suddivide le competenze linguistiche in sei livelli: A1 e A2 per i principianti, B1 e B2 per chi possiede una competenza intermedia e C1 e C2 per chi è al livello avanzato.
Ogni certificazione valuta le quattro abilità linguistiche fondamentali: comprensione scritta, comprensione orale, produzione scritta e produzione orale. In alcuni casi, gli esami includono sezioni aggiuntive dedicate alla grammatica e al vocabolario, nel caso di certificazioni specifiche per ambiti professionali o di studio.
La durata varia in base all’Istituto di rilascio. Alcuni certificati, come quelli rilasciati da Cambridge English, sono riconosciuti a vita, mentre altri, come il TOEFL o l'IELTS, hanno una validità di due anni, dopo la quale è necessario sostenere nuovamente l’esame per attestare le competenze linguistiche aggiornate.
Le modalità di esame variano in base all’ente certificatore e possono svolgersi sia in presenza, presso centri accreditati, sia online. Anche i costi degli esami variano in funzione della lingua, del livello e dell’ente scelto.
Le principali certificazioni linguistiche riconosciute
Per la lingua inglese le certificazioni più diffuse e apprezzate sono il Cambridge English, il TOEFL (Test of English as a Foreign Language) e l'IELTS (International English Language Testing System). Tutte e tre sono largamente accettati sia in ambito accademico che professionale, oltre ad offrire una valutazione dettagliata delle competenze linguistiche.
Il Cambridge English, in particolare, propone esami per tutti i livelli QCER, dal Key English Test (A2) al Proficiency (C2). Il TOEFL, invece, è particolarmente richiesto per l’ammissione a università statunitensi e canadesi, mentre l’IELTS è spesso preferito da chi desidera trasferirsi o studiare in paesi come il Regno Unito, l’Australia o la Nuova Zelanda.
Per chi desidera certificare le proprie competenze in lingua francese, si può optare per DELF (Diplôme d'Études en Langue Française) e DALF (Diplôme Approfondi de Langue Française), ossia le certificazioni ufficiali rilasciate dal Ministero dell’Educazione francese. Questi esami coprono tutti i livelli del QCER e sono ampiamente riconosciuti in ambito accademico e lavorativo.
Infine, per la lingua spagnola c’è il DELE (Diplomas de Español como Lengua Extranjera), la certificazione di riferimento emessa dall'Instituto Cervantes. Il DELE è riconosciuto a livello internazionale e attesta la competenza linguistica per tutti i livelli, dall’A1 al C2.