Liguria

"I bisogni dei turisti sono cambiati: esperienze all’aria aperta e nuove emozioni"

Intervista a Roberto Moreno, commissario dell’Agenzia Regionale “In Liguria”: gli operatori puntano sulla destagionalizzazione con proposte a 360 gradi per tutto l’anno.

"I bisogni dei turisti sono cambiati: esperienze all’aria aperta e nuove emozioni"
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La Liguria è una delle regioni diventate “bianche”: con giugno inizia la stagione estiva e non si poteva partire in modo migliore. Maggiori libertà per vivere al meglio il mare e i borghi di questo bellissimo territorio.

Moreno: "I bisogni dei turisti sono cambiati: esperienze all’aria aperta e nuove emozioni"

La Regione Liguria, per rilanciare il turismo in questa delicata fase storica, già i primi mesi del 2021 ha iniziato il percorso di riforma dell’Agenzia Regionale di Promozione Turistica “In Liguria”, nominando come nuovo commissario straordinario Roberto Moreno, 46 anni, originario di Loano.

"Con la pandemia – ci spiega Moreno – la domanda di turismo è cambiata completamente, facendo emergere nuove esigenze. Bisognerà capire se si tratterà di una vera rivoluzione nelle nostre abitudini o solo di una necessità momentanea".

Roberto Moreno

Quali sono i nuovi bisogni della gente?

"Certamente si predilige un turismo di prossimità, con spostamenti organizzati con mezzi propri. La nostra regione attira molti turisti dalle zone limitrofe, anche estere come Francia, Germania, Svizzera e Austria. Cresce l’interesse dei Paesi Covid-free verso mete che facilitino la vita all’aria aperta, e la nostra regione si presta perfettamente a questi bisogni. Poche regioni permettono di avere il mare e a soli 20 minuti anche la collina e la montagna, grazie agli Appennini e le Alpi".

Su cosa puntate quindi?

"Il nostro obiettivo è creare delle nuove esperienze, un turismo esperienziale che faccia vivere alle persone bellissime emozioni lasciando ricordi indelebili, così da essere invogliati a ritornare nel nostro territorio. Allo stesso tempo puntiamo molto sulla vacanza outdoor: la domanda turistica negli ultimi anni si è incentrata per oltre il 50% sulla vita all’aria aperta e l’escursionismo, passeggiate in montagna e alla scoperta di luoghi particolari. L’Alta Via dei Monti Liguri può essere considerata la spina dorsale della Liguria: tanti chilometri di sentieri e mulattiere, percorribili tutto l’anno, anche in bici o con tutta la famiglia, che collegano le estremità della Riviera ligure da Ventimiglia a Ceparana, dalla provincia di Imperia alla provincia di La Spezia. A tutto questo si unisce il turismo enogastronomico, riscoprendo piatti e sapori una volta un po’ più snobbati ma oggi molto utilizzati anche da chef stellati: prodotti ricchi di cultura, sani e genuini. La gente cerca anche questo: salute e relax, esperienze nuove ed emozioni".

Fondamentale è il rapporto con gli operatori sul territorio?

"Abbiamo sempre avuto un dialogo costante. La nostra agenzia si è sempre impegnata nelle fiere nazionali e internazionali, per favorire l’incontro tra seller e tour operator con le nostre strutture ricettive. Soprattutto in questa fase di forte sofferenza abbiamo supportato, per quanto possibile, la partecipazione alle fiere, che si sono svolte per lo più in modo digitale, come la recente edizione della Bit. L’effetto non è lo stesso di prima della pandemia, ma con i nostri operatori abbiamo trovato buon riscontro e stiamo predisponendo già il lavoro per l’autunno e il prossimo anno. Anche su nuovi settori, che stiamo già esplorando e si stanno ulteriormente sviluppando, come la convegnistica. Interessanti perché riguardano la fascia luxury e alto spendente e ci permettono di destagionalizzare il turismo".

Vuol dire che la Liguria non è solo mare?

"La Liguria, nonostante abbia grandi potenzialità a 360 gradi per 365 giorni l’anno grazie alle sue caratteristiche climatiche, soffre la stagionalità e l’identificazione col mare. In realtà non è più così: insieme agli operatori locali puntiamo a sviluppare l’outdoor e l’escursionismo, in una delle poche regioni italiane in cui si possono vivere tutto l’anno".

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede diversi miliardi per il settore turistico.

"Il turismo, dalle prime indicazioni, è sicuramente un settore strategico per la ripartenza, potrà quindi avere finanziamenti importanti. Su come verranno gestiti non so, probabilmente gran parte verrà gestito in modo centrale e non so quanto invece sarà lasciato in autonomia alle Regioni. Sicuramente, come ha detto il premier Draghi, sono risorse importanti e non sarà scontato il saperle spendere senza sprechi; l’obiettivo infatti sarà utilizzarle nel modo migliore per una vera ripartenza".

Un’iniziativa interessante, che avete presentato nei mesi scorsi, è TravelArt. Di cosa si tratta?

"TravelArt è un progetto di promozione turistica e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale attraverso le più moderne tecniche di gamification, già utilizzate nell’edizione del 2019. Il gioco si chiama “Labirinti di Liguria” e punta a stimolare la curiosità e la conoscenza di tanti borghi bellissimi, attraverso un approccio all’arte e alla cultura semplice e accattivante. Basta scaricare la App #lamialiguria, che consente agli utenti di esplorare i borghi liguri con un itinerario a tappe e basato su un gioco interattivo Al di là del gioco, per noi è importante ricordare che la Liguria è qui pronta ad aspettare i turisti e che, per ora, possono soddisfare la voglia di Liguria in modo divertente, intrigante e affascinante".

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