I consigli

Alimentazione in estate, come comportarsi?

Due litri d’acqua al giorno, privilegiare frutta e verdura, preparare piatti colorati e limitare il sale, i piatti elaborati e ricchi di grassi

Alimentazione in estate, come comportarsi?
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Alimentazione in estate, come comportarsi? E' una componente fondamentale della nostra vita. Durante ciascuna delle quattro stagioni ci sono delle regole da seguire per alimentari nel modo corretto: significa permettere al nostro corpo di essere in salute e di «funzionare» nel migliore dei modi, come la macchina perfetta quale è. Specialmente d’estate, viste le elevate temperature e i possibili squilibri dovuti a periodi di vacanza o in cui ci si lascia andare, è bene cercare di rispettare alcune indicazioni. A fornirle è il Ministero della Salute, stilando un decalogo che tutti noi siamo tenuti ad osservare per una corretta alimentazione in estate.

Alimentazione in estate

1- Bere due litri (otto bicchieri) di acqua al giorno. In estate si perdono minerali con l’aumento della sudorazione e della traspirazione. Per gli anziani è particolarmente importante bere, indipendentemente dallo stimolo della sete. I bambini devono bere di più. Moderare il consumo di bevande con zuccheri aggiunti. Limitare il consumo di bevande moderatamente alcoliche come vino e birra. Evitare le bevande ad alto contenuto di alcol;
2- Rispettare quotidianamente il numero e gli orari dei pasti, soprattutto la prima colazione, che deve essere privilegiata rispetto agli altri pasti. La prima colazione è il pasto più importante della giornata, arriva dopo il periodo di digiuno più lungo nell’arco delle 24 ore e fornisce il carburante per tutta la giornata. Non consumare un’adeguata prima colazione, inoltre, predispone ad una maggiore assunzione di calorie nelle ore successive;

Frutta, fantasia e leggerezza

3- Aumentare il consumo di frutta e verdura di stagione e yogurt. Mangiare frutta e verdure fresche di stagione. Preferire lo yogurt senza zuccheri aggiunti. Insieme alla frutta, può diventare un ottimo spuntino. Non trascurare la frutta secca (mandorle, noci, ecc.), ricca di grassi «buoni», minerali e fibre, ma non esagerare, perché apporta calorie;
4- Preparare i piatti con fantasia, variando gli alimenti anche nei colori. Il colore degli alimenti è dato dalle sostanze ad azione antiossidante (vitamine, polifenoli, ecc.): più si variano i colori, più completa è la loro assunzione;
5- Moderare il consumo di piatti elaborati e ricchi di grassi. Con il caldo, l’organismo consuma meno energia. È consigliabile, quindi, moderare l’apporto calorico, preferendo una cottura in grado di mantenere inalterato l’apporto di minerali e vitamine, diminuendo anche la quantità di sale da aggiungere durante la preparazione. Condire con olio d’oliva a crudo;

Un gelato o un pasto completo?

6- Privilegiare cibi freschi, facilmente digeribili e ricchi in acqua e completare il pasto con la frutta. Questa regola va seguita in particolare quando si consuma il pranzo «al sacco», non esagerando con gli spuntini salati o zuccherati;
7- Consumare un gelato o un frullato può essere un’alternativa al pasto di metà giornata. Il gelato o il frullato al latte che sostituiscono il pasto vanno inquadrati nell’ambito dell’apporto nutrizionale giornaliero;
8- Evitare pasti completi con primo, secondo e contorno quando, durante soggiorni in albergo o in viaggio, è più facile che si consumi al ristorante sia il pranzo che la cena. Optare in una delle due occasioni per piatti unici bilanciati che possono fornire i nutrienti di un intero pasto.

Sale e conservazione

9- Consumare poco sale e preferire sale iodato. La carenza di iodio è ancora un problema: la tiroide condiziona molte funzioni dell’organismo ed ha bisogno del giusto introito giornaliero, garantito dal consumo di soli 5 grammi di sale iodato. Per gli ipertesi può essere utile consumare sale iposodico o asodico;
10- Rispettare le modalità di conservazione degli alimenti. Mantenere la catena del freddo per gli alimenti che lo richiedono (borsa termica per il pic-nic). Ricordare che cibi conservati a lungo in frigorifero rischiano un peggioramento nutrizionale e/o una contaminazione da microrganismi.

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