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Bolognini: "Quattro ambulatori per i quartieri popolari"

Parla l'assessore alle Politiche sociali, abitative e disabilità Stefano Bolognini.

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Quattro ambulatori per quattro quartieri popolari. Servono risposte immediate da parte della sanità lombarda di fronte alle lacerazioni create dalla pandemia da Coronavirus. Dagli ospedali al collasso al rilancio della medicina di prossimità, dal tanto agognato vaccino anti-Covid a quello contro l'influenza. Un punto di sutura, in tal senso, prova a metterlo, in piena fase emergenziale, Regione Lombardia, che in settimana ha annunciato l'approdo, in quattro zone popolari di Milano, di hub dedicati alle pratiche ambulatoriali.

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Nuovi ambulatori di prossimità

A sciogliere gli indugi dal cuore di Palazzo Lombardia è stato l'assessore alle Politiche sociali, abitative e disabilità Stefano Bolognini.

"Adesso possiamo finalmente annunciarlo, dato che queste realtà sono già in funzione. Siamo riusciti, insieme al Sistema sanitario nazionale, a creare quattro ambulatori di prossimità in quartieri popolari della città. Sportelli che operano sotto casa, evitando così ogni tipo di spostamento, e che, per ora, stanno dando ottimi risultati".

Un'opportunità frutto di varie sinergie

C'è l'Europa, con i suoi fondi, c'è la collaborazione dell’Asst Fatebenefratelli Sacco. Quindi Aler, "che ha il polso della situazione quando si parla di quartieri densamente popolati e si pone sempre più quale agenzia sociale, oltre che immobiliare". In pratica negli spazi limitrofi agli alloggi popolari si trovano delle strutture all'interno delle quali opera un infermiere di quartiere, che prende in carico persone anziane, pure dopo eventuali dimissioni dall'ospedale. Strutture dove vengono svolti servizi di teleassistenza e telemedicina. "Sempre in questi centri la vera novità riguarda tuttavia la possibilità di somministrare i vaccini antinfluenzali", ha reso noto sempre Bolognini.

Tutto mentre la pandemia sta mostrando i suoi effetti sulla sfera sociale delle comunità. In quest'ottica l'assessore alla partita auspica un cambio di passo:

"Dalla pandemia la nostra società ne è uscita cambiata. A partire da un nuovo paradigma. Stiamo infatti lavorando per far sì che le persone si mettano in rete per affrontare i nuovi problemi. Emarginazione, fragilità, violenze e dipendenze, in un quadro del genere, finiscono, purtroppo, per essere in aumento".

Il ruolo del Terzo settore va ripensato

Quanto invece al ruolo del Terzo settore, Bolognini ha spiegato che: "va ripensato in modo innovativo". Un settore sul quale, peraltro, il Pirellone ha investito sostenendo ben 157 progetti e 315 iniziative, "sebbene abbia saputo tirare fuori i muscoli sia in occasione del lockdown totale sia nella fase di Zona rossa", ha poi aggiunto.

Sabato prossimo, intanto, prenderà il via la Colletta alimentare. Che quest'anno consiste nella distribuzione di card di diverso valore economico. E' la modalità scelta da banco alimentare e Caritas per aiutare chi ne ha più bisogno.

"Il banco raccoglierà comunque ciò che verrà donato. Tramite le card, però, si potranno acquistare quei generi alimentari utili ad integrare le diete dei più poveri. Siamo di fronte a dinamiche che ci impongono sforzi maggiori", ha chiosato Bolognini.

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