Lettere al giornale

Quando tutto riprenderà ricordiamoci di dare una mano alle bande, facciamole suonare

Di Pierpaolo Arlati (Merate).

Quando tutto riprenderà ricordiamoci di dare una mano alle bande, facciamole suonare
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Caro direttore,
Sono ormai due mesi che le pagine dei giornali e le trasmissioni televisive parlano giustamente di coronavirus. A volte, alla sera, fai fatica a trovare un programma alternativo. Ovunque si ribadiscono le difficoltà delle varie associazioni sia sportive che culturali la cui attività è stata bloccata. Mi sento in dovere di intervenire per spiegare la situazione delle bande musicali, peraltro totalmente ignorate. In questo periodo da dimenticare non si è fatto altro che parlare e fare musica per alleviare per un po' le preoccupazioni, per dare la carica che è venuta a mancare, per dare la speranza ma soprattutto per unire. Ci siamo accorti che la musica unisce. I ragazzini provenienti da vari paesi che cantano tutti insieme, gli strumentisti sui balconi, i cantanti di fama che eseguono in simultanea alternandosi, la tromba che esegue il silenzio, tutti che cantano e suonano l'Inno Nazionale. Il brano più gettonato che gira sui social ovviamente non poteva essere che il “Nessun dorma” dalla Turandot di Puccini in quanto termina con enfatico “vincerò!” Musica, musica, musica, linguaggio universale. Ma le bande musicali sono spente. Non hanno rallegrato il carnevale, non accompagneranno con Bella Ciao il 25 aprile, non eseguiranno l'Inno Nazionale ai Monumenti, non concelebreranno le processioni di maggio e di giugno e forse mancheranno anche a quelle per la festa della Repubblica. Niente sfilate e niente concerti. Manca a tutti la prova settimanale dove ci si impegna a studiare il repertorio per avere gli applausi durante le esibizioni. Mesi di prove per un applauso. Nel lecchese sono attivi 32 complessi con circa 1700 strumentisti e 500 allievi. Tutto spento. Ricordiamoci di questo alla ripresa delle attività; ricordiamo alle Istituzioni di dare una mano facendole sfilare, suonare, organizzando raduni per festeggiare il ritorno alla (quasi) normalità. Perché solo la banda musicale sa commuovere rallegrando.
Pierpaolo Arlati,  presidente della Banda Sociale Meratese e presidente regionale ANBIMA LOMBARDIA (Ass.ne Nazionae Bande Italiane Musicali Autonome) 

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