Lettera al giornale

Mia mamma, ospite del Frisia, se n'è andata circondata da affetto e attenzioni

Il ricordo della figlia di una paziente della Rsa di Merate.

Mia mamma, ospite del Frisia, se n'è andata circondata da affetto e attenzioni
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Mia mamma, ospite della Rsa Frisia di Merate, se ne è andata giovedì notte, a 93 anni.
Mi ha avvisata alla mattina presto il dottor Perego, con garbo e commozione. Così come puntualmente e quotidianamente sono stata informata circa le sue condizioni di salute: non aveva sintomi respiratori, grazie a Dio, ma si andava consumando, poco a poco. Però, appena poteva, cantava. L’avevamo vista il giorno prima in video-chiamata con l’animatrice: «Ciao amore!», ci ha detto, e sorrideva. Ecco, così la penso: circondata dalle cure, dalle attenzioni e anche dall’affetto del personale del reparto Alzheimer.
Perciò vorrei ringraziare con tutto il cuore i medici, gli infermieri, gli oss, le animatrici, i fisioterapisti e i volontari che, con grande professionalità, hanno accudito e tenuto compagnia alla mia mamma, soprattutto in questi tempi d’emergenza, prodigandosi e rischiando anche la propria vita per sostenere i nostri anziani. Io non sarei stata capace di prendermene cura così. Mi è stato consentito di vederla un’ultima volta, nella camera mortuaria, prima che venisse velocemente sigillata dagli incaricati delle pompe funebri. Mi ha accolta e accompagnata il responsabile infermieristico, il signor Adduci, con una preghiera stampata e una coroncina per la mamma in mano. Il volto della mamma era sereno, come se dormisse. L’ho salutata, l’ho benedetta e l’ho lasciata andare nella Luce.
Grazie.
Ivana, figlia di Vincenzina

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