PARTNERSHIP E PREMI

Per Hammer collaborazione al top con il Birrificio dell’anno, il romano Ritual Lab

Anche il birrificio orobico è tornato dal più importante concorso nazionale con due importanti medaglie.

Per Hammer collaborazione al top con il Birrificio dell’anno, il romano Ritual Lab
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La classica immagine che vale più di tante parole. In copertina, ai lati, Giovanni Faenza e il fratello Valerio del birrificio romano Ritual Lab, al centro il birraio del birrificio Hammer di Villa d'Adda, Matteo Palmisano e il titolare Fausto Brigati. Tradotto: quando le eccellenze ad altissimi livelli vanno a braccetto…

Collaborazione fra Hammer e il Birrificio dell’anno Ritual Lab

Già, perché in settimana i (brassicoli) fratelli Lumière della scintillante brassicola capitolina hanno portato a casa per la seconda volta il titolo di Birrificio dell'Anno a Parma, nella prestigiosa fiera Cibus, nell'ambito del concorso Birra dell'anno di Unionbirrai, mentre il birrificio bergamasco è rincasato dall'Emilia ancora una volta con due importanti medaglie.

Le scure Daarbulah e Bulk, medaglie d'argento nelle categorie imperial stout e american porter

Sembrerebbe tutto calcolato… eppure lo scatto risale a un mesetto fa, quando le due realtà - fra le più apprezzate a livello nazionale, soprattutto dagli amanti delle luppolature moderne - hanno stretto una collaborazione, proprio sulle sponde dell'Adda, e dato vita a una birra one shot a quattro mani. Insomma, una joint venture che ha sicuramente portato fortuna, visto il risultato di Parma. Ma in realtà nulla nasce dal caso…

Joint venture a base di luppolo sull’Adda

“Ci lega ormai una lunga amicizia - ha raccontato Fausto Brigati - Questa ospitata in terra orobica l’avevamo in programma da una vita… poi però è arrivato il Covid. Poco prima di Pasqua finalmente ce l’abbiamo fatta, è stata una giornata davvero intensa, peccato che Giovanni e Valerio dovessero rientrare subito, sarebbe stato bello anche mostrare loro le tante bellezze della nostra terra”.

Dell’allegra brigata ha fatto idealmente parte anche il terzo fratello, Matteo Faenza, che gestisce nelle vesti di chef il ristorante ufficiale a brand Ritual Lab.

“Sono arrivati anche non senza qualche sorpresa - ha continuato Matteo Palmisano - ovvero due luppoli un po’ particolari, che abbiamo usato tutti quanti per la prima volta durante la cotta”.

Certo, cose che voi umani è meglio non vi azzardiate a fare… ma che birrai con esperienza da campioni si possono tranquillamente permettere.

“617”, come i chilometri che separano i due birrifici

La collaborazione darà vita a una birra disponibile dalla fine di maggio: sarà una DOUBLE IPA da 7 gradi chiamata “617”, come i chilometri che separano esattamente i due birrifici. L’ingrediente segreto? Un luppolo dalle note aromatiche sorprendentemente… tedesco (di solito per le ipa si fa largo uso delle varietà nordamericane), il Solero, e l'altro è l'ultimo prodotto della Yakima Valley (paradiso del luppolo per eccellenza nell'entroterra rispetto a Seattle), ovvero il Cryo Hop con concentrato di luppolina e processo di separazione criogenica.

Hammer al Premio Birra dell'anno

Nel 2017, alla prima partecipazione, Hammer conquista subito un argento nell'ambita categoria delle american IPA, ma l'anno dopo, il 2018, è già il terzo birrificio a livello nazionale a conquistare più medaglie (1 oro e 2 argenti). Ma il 2019 va ancora meglio: dopo il vincitore Mukkeller, la realtà orobica è la più blasonata (con 2 ori, 1 argento e 1 bronzo). Nel 2020 ancora un oro, un argento e un bronzo, mentre nel 2021 un oro e tre bronzi. E siamo al 2022, con altre due medaglie, stavolta d'argento, nelle due principali categorie dedicate alle birre scure.

daniele.pirola@netweek.it

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