Successo in Brianza

Mentre suonano le campane vuole rubare in oratorio: Lupin dei poveri si fa beccare e poi piange

Ha copiato il ladro gentiluomo, ma gli è andata male: nell'infrangere la vetrata si è ferito e quando sono arrivati i carabinieri è scoppiato in lacrime. Il bottino? Tre bottiglie di bibite.

Mentre suonano le campane vuole rubare in oratorio: Lupin dei poveri si fa beccare e poi piange
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Dopo tutto quello che è accaduto, con molta probabilità, ha compreso che la realtà non ha nulla a che vedere con la fantasia. Sì perché alla base di questa tragicomica vicenda c'è la sua passione per Arsenio Lupin, il ladro gentiluomo della letteratura francese, divenuto di recente protagonista di una serie tv targata Netflix. Ispirandosi proprio alle rocambolesche rapine del celebre ladro, ha tentato di imitarlo, fallendo miseramente.

Sfrutta il suono delle campane per razziare l'oratorio

Partiamo dalla fine. Come raccontato da Prima Monza, un 21enne è stato denunciato per furto aggravato dopo aver tentato di razziare l'oratorio San Giuseppe di Besana Brianza in via Carducci.

Il giovane ladro si è messo in azione nella serata di sabato 9 ottobre 2021: approfittando del suono delle campane, ha sfondato il vetro della porta d’ingresso del bar, introducendosi al suo interno. Dopo aver rovistato dietro il bancone e aperto la cassa, si è dato precipitosamente alla fuga passando dal retro. Il bottino del suo colpo? Se pensate a denaro e oggetti di valore vi sbagliate di grosso. Il Lupin de noantri si è portato a casa semplicemente tre bottiglie di bibite (aranciata, pompelmo e limonata).

Scattato l'allarme, in oratorio sono giunti i Carabinieri di Besana Brianza che hanno rinvenuto copiose tracce ematiche riconducibili alle ferite che il ladro si era procurato sfondando la porta di vetro del bar.

Incastrato dalla sua stessa ingenuità

Nella nottata i Carabinieri sono riusciti a risalire all'identità del ladro. Come hanno fatto? E' stato proprio lo stesso furfante a tagliarsi le gambe da solo. Alla centrale operativa dei Carabinieri di Seregno (Monza) è giunta una telefonata nella quale un soggetto aveva raccontato di esser stato appena rapinato e ferito da tre giovani di origine magrebina che, dopo aver spaccato una bottiglia di vetro, lo avevano colpito ripetutamente provocandogli profonde ferite alle braccia.

Durante la chiamata, l'uomo ha inoltre riferito di trovarsi in macchina con uno sconosciuto al quale aveva appena chiesto passaggio fino alla propria abitazione di Dolzago (Lecco).

Spalle al muro, crolla e scoppia in lacrime

I Carabinieri hanno quindi raggiunto la casa del 21enne. Il giovane, già noto per vari reati contro il patrimonio e la persona, ha inizialmente dato una storia di copertura del tutto inventata, subito intuita dai militari dell'Arma. A quel punto il ragazzo, messo spalle al muro, non ha retto e, scoppiando in lacrime, ha ammesso di essere l’autore del furto all'oratorio San Giuseppe.

Si era ispirato a Lupin

Il 21enne, nel racconto della rapina, ha voluto poi essere sincero al 100% con i Carabinieri. Il giovane ha infatti spiegato di aver atteso di proposito lo scoccare delle 21 in modo che il rumore delle campane potesse coprire i vetri in frantumi. Un'idea ingegnosa la sua? In realtà no perché il 21enne ha raccontato di aver copiato paro paro una scena della serie tv "Lupin" vista su Netflix.

A quel punto ha collaborato con i militari per ricostruire i fatti consegnando una felpa di colore rosa e un paio di jeans intrisi di sangue e facendo ritrovare il giubbino che aveva abbandonato. La sua carriera criminale

La serie tv Netflix

A che cosa si è lasciato ispirare il giovane ladro brianzolo? Nientepopodimeno che dalla serie tv Netflix "Lupin", liberamente ispirata ai romanzi di Maurice Leblanc aventi per protagonista il celebre ladro Arsenio Lupin. Protagonista della serie è l'attore francese Omar Sy, già noto per il film "Quasi Amici".

Il quattordicenne Assane Diop vede la sua vita completamente stravolta dopo la morte del padre, condannato per un crimine che non ha commesso, fatto che lo porta a covare un'irrefrenabile voglia di vendetta e giustizia verso la ricca famiglia che l'ha accusato. Venticinque anni dopo Assane, che intanto si mantiene commettendo piccoli furti, decide di portarla a compimento traendo ispirazione dal romanzo Arsenio Lupin, il ladro gentiluomo, regalatogli a suo tempo dal padre.

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