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Lega porta il caso Saman Abbas in Ue

Campomenosi: " Vigilare su imposizioni religiose"

Lega porta il caso Saman Abbas in Ue
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La sparizione di Saman Abbas ha riaperto molti interrogativi sulla protezione delle donne rispetto alle scelte religiose imposte dalle famiglie immigrate in Europa, spesso in violazione degli ordinamenti nazionali. Per questo il capo delegazione della Lega al Parlamento Europeo, Marco Campomenosi, insieme agli altri Eurodeputati del partito, hanno scelto di portare il tema all'attenzione dell'Europa. Firmatari della nota insieme a lui Isabella Tovaglieri, membro della Commissione FEMM e prima firmataria del testo, Marco Zanni, Presidente del Gruppo ID, e Simona Baldassarre, membro della Commissione FEMM.

La nota sul caso Saman Abbas

Così, si sono espressi nella nota gli europarlamentari:

"Si tratta di pratiche arcaiche e tribali si stanno infatti diffondendo nelle nostre società fra silenzi, mancate denunce e omissioni. È ancora vivo, solo per citare i casi in Italia, il ricordo di Hina Saleem e Sanaa Dafani, 20 e 18 anni, uccise dal padre rispettivamente nel 2006 e nel 2009 perché desideravano vivere all’occidentale. Oltre a quello di Sana Cheema, 25 anni, del cui omicidio, avvenuto nel 2018, sono accusati il padre e il fratello, che volevano costringerla a un matrimonio combinato in Pakistan.

Purtroppo questi tragici eventi non paiono destare sufficienti reazioni nelle istituzioni, nella politica e nell’opinione pubblica. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione alla Commissione europea, sollecitando maggiore vigilanza. Non solo all’interno delle politiche di genere, ma anche sulle imposizioni religiose. Un pericolo che le sinistre fanno finta di non vedere per non dover prendere atto che l’approccio ‘buonista’ nei confronti del fenomeno migratorio rappresenta un rischio anche per le conquiste femminili nella civile Europa”.

 

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