dopo il corteo shock di novara

E' successo ancora: No Green pass paragonati agli ebrei perseguitati dai nazisti

Questa volta è il leader della protesta di Torino Marco Liccione a proporre l'assurdo parallelismo.

E' successo ancora: No Green pass paragonati agli ebrei perseguitati dai nazisti
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E' successo di nuovo. Dopo l'increscioso corteo di Novara, dove alcuni manifestanti hanno sfilato travestiti da deportati dei campi di concentramento, un altro leader No vax paragona i No Green pass agli ebrei perseguitati dai nazisti.

Il leader No Vax  paragona i No Green pass agli ebrei perseguitati

Come racconta Prima Torino, questa volta è il leader della protesta nella città sabauda Marco Liccione, a proporre lo scandaloso paragone tra chi non accetta il certificato verde e gli ebrei perseguitati dai nazisti.

"I no green pass come gli ebrei perseguitati dai nazisti" ha scritto Liccione su Facebook a corredo di una foto di una famiglia ebrea ai tempi delle leggi razziali. Una protesta, del leader del movimento torinese contro la certificazione verde anti Covid, per affermare la sua contrarietà al Super Green Pass.

"La storia si ripete"

Un post che inizia con la citazione di un ebreo ungherese dal documentario "Gli ultimi giorni": "…La Storia si ripete cambia la modalità".

E continua:

Le persone si chiedono come mai non abbiamo fatto qualcosa…
Non siamo fuggiti…non ci siamo nascosti.
Beh…le cose non sono successe all'improvviso…le cose sono andate molto lentamente.
Ogni volta che usciva una nuova legge o una nuova restrizione…dicevamo: “Beh…solo un'altra cosa…esploderà."
Quando abbiamo dovuto indossare la stella gialla per stare fuori…abbiamo iniziato a preoccuparci.

Era troppo tardi..!

La Comunità ebraica di Torino sta valutando con i propri legali se presentare un esposto alla Procura  nei confronti del leader No Green pass.

Il caso shock di Novara

Il post arriva poco meno di un mese dopo il corteo shock di Novara, dove sabato 30 ottobre 2021 decine di manifestanti avevano sfilato indossando delle uniformi che richiamavano quelle degli ebrei nei campi di concentramento.   Hanno indossato delle pettorine bianche e grigie e alcuni hanno anche mostrato un finto numero identificativo, esattamente come quelli assegnati alle vittime della Shoah. Hanno sfilato in fila, reggendo un filo con dei nodi, per richiamare il filo spinato dei campi di concentramento.

Immagini che hanno fatto il giro d'Italia, provocando ovunque unanime indignazione. L'ideatrice del corteo, l'infermiera Giusy Pace, era stata poi sospesa all'Azienda ospedaliera di riferimento in quanto non vaccinata.

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